.  Gli  agenti  patogeni  non sono in grado   di generare dei sintomi.

. La malattia è una risposta.  I sintomi insorgono  quando   l’organismo risponde agli agenti patogeno. L’entità di una malattia  dipende dalla risposta dell’individuo; quando il sistema  di difesa  dell’uomo  non riconosce  o  non vede  il nemico,   non è in grado di attivarsi o di rispondere  e quindi la malattia non può  manifestarsi.

. A volte e per fortuna solo a volte,  esiste la possibilità  che una reazione linfocitaria, generata da uno stimolo specifico, coinvolga anche le strutture omologhe dell’organismo; una branca della scienza medica, nota come mimetismo molecolare,  studia  le somiglianze  strutturali tra un agente infettivo e i costituenti dell’ospite.    Non accade mai che un virus  uccida una cellula: siamo noi stessi che uccidiamo quello che a noi  non appartiene: la cosa drammatica  è che spesso  quello  che  non ci appartiene assomiglia  molto a  ciò che ci appartiene.

.Può capitare che una volta scatenata una risposta, per esempio un attacco contro  l’EBV, l’Epstein Bar virus  noto come virus della  mononucleosi,  poi si scateni una artrite reumatoide: tali molecole del virus  sono simili all’HLA DR4, che solo in certo pazienti  è  molto espresso   a  livello delle sinovie articolari; tale costituzionalismo genetico,  ovvero tale DR4,  rappresenta un fattore predisponente allo sviluppo di una artrite:  possiamo anche dire  che  tale  DR4   rappresenta una condizione necessaria  a  patto però che si realizzino altri eventi,  in particolare un innesco infettivo.

. Il mimetismo molecolare (MIM  MOL)  ci dice che esistono delle somiglianze tra strutture diverse: tale  MIM MOL  pone le sue fondamenta su un  concetto di similitudine, esattamente come fa l’omeopatia. L’arte omeopatica  si basa su  tre tipi di  somiglianze: i  sintomi del paziente, i sintomi dei vari rimedi sperimentati  sul  paziente sano  e i sintomi della tossicologia. Possiamo  trarre una conclusione finale: mimetismo molecolare e  omeopatia hanno tanti punti in comune.