CLONAZIONE

.  La parola  clone deriva dal greco e significa  germoglio o ramoscello.

. In biologia indica la possibilità di duplicare  un patrimonio biologico, genetico di qualsiasi essere vitale: determina quindi la produzione di individui biologicamente uguale. La clonazione più famosa è stata quella della pecora Dolly. Si tratta di una forma di  riproduzione asessuata e agamica.

. La cellula B possiede l’anticorpo capace  di legare uno specifico antigene.   La cellula T possiede il recettore per riconoscere un antigene.  Prima della esposizione ad un   antigene, i linfociti immaturi sono morfologicamente indistinguibili; in seguito alla esposizione ad un antigene la cellula B e la cellula T  diventano linfociti B e T maturi.

. Il linfocita dopo aver  incontrato  l’antigene si clona: si verifica una clonazione di linfociti tutti uguali che diventano citotossici  e colpiscono là dove viene presentato l’antigene: solo a questo punto compare la patologia d’organo, ovvero la malattia  sistemica.

. Il  processo di dispersione dei  linfociti che circolano   tra   sangue  e  linfa permette  l’esposizione di un  antigene ai linfociti.

. Quando un linfocita  incontra un antigene  specifico per il suo anticorpo o per il suo recettore l’amplificazione clonale segna l’inizio della risposta immunitaria.

. In seguito alla prima  esposizione ad un antigene si attiva la risposta  immunitaria primaria: durante questa risposta si verifica una espansione di una specifica popolazione  di linfociti T e B,  che determina   la formazione di un gran numero di linfociti   T e B, specifici per quell’antigene .

. La selezione  clonale permette  quindi al sistema immunitario   di rispondere in maniera specifica ad una infezione e soprattutto  consente  di acquisire  la cosiddetta  memoria immunologica !!!!!.