Tolleranza immunologica
. Gli individui normali sono tolleranti verso i propri antigeni self perché i linfociti reattivi vengono uccisi, inattivati o indotti a cambiare la loro specificità; questo accade perché il fenomeno della ricombinazione genica del recettore dei linfociti è indipendente dalla influenza del self: i meccanismi della tolleranza immunologica hanno la funzione di impedire tali reazioni.
. La tolleranza immunologica consiste nella incapacità del sistema immunitario di rispondere ad un determinato antigene. La tolleranza immunologica è anche definita come la mancanza di risposta ad un antigene indotta dalla precedente esposizione a quel medesimo antigene. Quando un linfocita incontra un antigene si possono realizzare due eventi:
- Il linfocita si attiva e quindi scatena una risposta immunitaria.
- Il linfocita si disattiva ovvero muore dando luogo ad una tolleranza.
. Il sistema immunitario è normalmente tollerante verso gli antigeni self; questo si verifica in seguito al contatto dei linfociti con gli antigeni self durante la loro maturazione negli organi linfoidi primari: i linfociti auto-reattivi vengono così eliminati o neutralizzati. Tale fenomeno noto come tolleranza verso il self rappresenta una caratteristica del sistema immunitario; vengono inattivati i linfociti che riconoscono un antigene self tramite il loro recettore per l’antigene self; tali linfociti subiscono modificazioni nella loro specificità o muoiono per apoptosi.
. Se non esistesse il fenomeno della tolleranza immunologica un clone linfocitario con specificità verso un antigene self potrebbe scatenare una risposta proprio contro quell’antigene.
. Un antigene che induce tolleranza viene detto antigene tollerogeno.
. Un antigene che induce una risposta immunitaria viene detto antigene immunogeno.
. La tolleranza è il risultato del riconoscimento degli antigeni da parte dei linfociti specifici: quindi è antigene specifica. I primi studi sulla tolleranza hanno dimostrato che si può indurre tolleranza facendo riconoscere gli antigeni durante la vita fetale o neonatale; se un topo adulto di tipo A riceve un trapianto di pelle da un topo B geneticamente diverso si scatena una reazione immunitaria, ovvero si ha il rigetto del trapianto a causa del mancato riconoscimento dell’MCH (il sistema maggiore di istocompatibilità che nell’uomo si chiama HLA e nel topo ha un nome ben preciso, come in tutte le specie); se invece il topo A riceve cellule del sangue del topo B durante la vita fetale non si ha poi il rigetto: se cioè il topo A viene inoculato di leucociti del ceppo B il trapianto permane: possiamo definire il feto immunodeficiente: tali leucociti non vengono rigettati perché il neonato è ancora immunodeficiente: anzi tali leucociti sopravvivono nel topo ricevente, quello B: tale meccanismo prende il nome di microchimerismo autopoietico: ciò ha permesso di comprendere come l’esposizione di linfociti immaturi ad antigeni estranei induce tolleranza verso tali antigeni estranei.
. La autotolleranza può essere indotta in linfociti self-reattivi immaturi presenti nei siti linfoidi centrali (tolleranza centrale) o in linfociti maturi (tolleranza periferica).