. Durante una INFEZIONE , allo scopo di rimuovere prontamente lo stimolo flogogeno si attiva subito una RICOGNIZIONE da parte delle cellule macrofagiche; qualora ciò non avvenga vengono reclutate altre cellule: viene aperta una attività che porta ad identificare ogni agente patogeno nelle sue caratteristiche peculiari.
. L’agente patogeno presenta una sua particolare struttura antigenica, diversa dal self dell’organismo e quindi va eliminato in un modo particolare, non uguale per tutti i patogeni: viene cioè messa in atto una RISPOSTA ADATTATIVA o specifica o secondaria che richiede non minuti, ma giorni per potersi realizzare; in modo ontogeneticamente evolutivo si passa dalla produzione di linfociti aspecifici a quella di linfociti sempre più specifici, come recettore.
. Il linfocita RISPONDE ad UN SOLO ANTIGENE e solo a quello; si tratta di un processo molto più impegnativo ed articolato rispetto alla risposta innata; si realizza solo quando l’antigene viene processato e presentato nel contesto delle molecole HLA da parte di una cellula presentante l’antigene, nota anche come APC; non solo le cellule dendritiche, ma tutte le cellule dotate di nucleo possono presentare l’antigene, comprese le cellule bersaglio dell’agente patogeno.
.Il sistema innato della infiammazione è presente in tutti gli esseri viventi e non presume l’intervento dell’individuo; quando invece una risposta presume l’intervento dell’individuo si definisce adattativa. Nella risposta innata i macrofagi, ma soprattutto le cellule dendritiche svolgono il ruolo principe: tali cellule sono molto diffuse nell’organismo e sono in grado di raggiungere velocemente il sito della infiammazione: in particolare sono capaci di leggere qualsiasi cosa, ovvero batteri, virus e materiale estraneo: tutto quello che trovano lo leggono attraverso i recettori Toll like e in presenza del CD14; in pochi minuti arrivano alla sede del processo infiammatorio. Le cellule dendritiche sono molto espresse a livello cutaneo: la cute è a contatto con l’ambiente esterno, così come le mucose, ma l’interazione mucose ambiente è di gran lunga superiore come estensione a quella cutanea. I batteri, i virus, il materiale vengono prontamente avvistati dalle cellule macrofagiche, in particolare dalle cellule dendritiche, e poi legati ai TLR e all’ANTI CD14: questo permette al segnale infiammatorio di essere trasdotto all’interno della cellula.
. I batteri o sostanze estranee vengono riconosciute dalle cellule dendritiche tramite particolari recettore chiamati TLR: i TLR sono veri e propri sensori presenti all’esterno della membrana citoplasmatica: identificano molecole presenti nella struttura del microbo; i TLR di tipo 2 e 4 , i più importanti, sono in grado di legare i lipopolisaccaridi dei Gram negativi o gli acidi lipoteicoici dei Gram positivi mediante corecettori, in particolare il CD14: tale triplo legame, ovvero sostanza estranea, TLR e CD14 una volta che si è realizzato consente la trasduzione del segnale infiammatorio; vengono fosforilate alcune proteine e in seguito a processi a cascata, viene attivato l’NFKB. Posiamo dire che l’internalizzazione del messaggio infiammatorio, la trasduzione del messaggio avviene grazie ai TLR e al CD14; dentro la cellula si ha la attivazione dell’NFKB e quindi la produzione di CITOCHINE INFIAMMATORIE che vengono immesse nel circolo sanguigno.
I MEDIATORI della INFIAMMAZIONE determinano la comparsa di SINTOMI PORDORMICI o COSTITUZIONALI : artralgia, mialgie, malessere generale, cefalea, sudorazioni, brividi: tutti questi sintomi sono anche detti sintomi costituzionali perché sono comuni a tutte le infezioni: non è possibile in base a tali sintomi descrivere la malattia in corso.
. Nel frattempo l’antigene viene processato e presentato; se il paziente ha molecole HLA in gradi di legare l’antigene presentato all’esterno della cellula il linfocita lo riconosce e si attiva: questo significa che il paziente è suscettibile a quel determinato tipo di malattia; se tale persona non è dotata di tali specifiche molecole HLA l’antigene viene ugualmente presentato, ma il linfocita non risponde.