Evoluzione della scienza da Galileo ad oggi
+ La fisica moderna è nata quando GALILEO GALILEI con una scelta apparentemente arbitraria, decideva di studiare il moto dei corpi trascurando l’attrito; sappiamo bene che un mondo senza attrito è completamente diverso da un mondo con attrito. ARISTOTELE pensava che lo stato naturale dei corpi fosse la quiete e che per mantenere costante la velocità di un corpo fosse necessaria una forza; l’esperienza quotidiana ci fa credere erroneamente che l’idea di Aristotele fosse giusta. Un ciclista deve pedalare, ovvero applicare una forza, per mantenere la velocità costante su una strada orizzontale. Un automobilista deve tenere il piede sull’acceleratore, in modo che il motore applichi una forza per evitare che l’auto si fermi.
All’inizio dell XVII° secolo, GALILEO GALILEI contestò l’intuizione di Aristotele, sostenendo il contrario: un corpo mantiene la sua velocita solo se su di esso non agiscono forze. Secondo Galileo, la forza è necessaria per vincere l’attrito che un corpo incontra mentre si muove; però , se si riuscisse a eliminare l’attrito, il corpo in moto continuerebbe a muoversi di moto rettilineo uniforme.
+ Nel XVII secolo ISAAC NEWTON riprese le idee di Galileo e stabilì che non è necessaria una forza per mantenere costante la velocità di un corpo, mentre la forza è senz’altro indispensabile per cambiare la velocità.
+ Alla fine del 1800 i progressi della scienza furono notevoli; fisici e chimici iniziarono a pensare che prima o poi avrebbero avuto il controllo di tutta la scienza, tutto si sarebbe chiarito: erano convinti di raggiungere l’equazione totale dell’universo.
+ Agli inizi del XX° secolo la fisica ha subito cambiamenti; in pratica fino ad allora venivano studiati solo FENOMENI RIPRODUCIBILI, ovvero quelli che si potevano effettuare in laboratorio e ripetere varie volte ottenendo i medesimi risultati. Nei libri di scuola si diceva che la scienza è fatta di ipotesi; poi tali ipotesi diventano realtà se un esperimento era in grado di conferma tali ipotesi; un esperimento per essere considerato tale doveva essere riproducibile, ovvero chiunque doveva essere capace di riprodurlo. La scienza basata solo sulla sperimentazione taglia fuori un gran numero di fenomeni, ovvero tutti quelli difficili da riprodurre; fra questi abbiamo la forma dei fulmini, i frammenti di vetro che si rompono, la schiuma o la spuma delle onde di mare, i cristalli di neve ognuno diverso dall’altro eppure ognuno dotato di una simmetria bella, incredibile.
+ Intorno al 1970 un gruppo di fisici inizia a usare termini come CAOTICO , IRREGOLARE, NON PREVEDIBILE : tali termini iniziarono così ad acquistare un significato positivo, mentre prima indicavano qualcosa di non utile e contrario alla scienza: secondo tale corrente scientifica figlia della fisica quantistica l’importante era comprendere con quale probabilità i fenomeni potevano accadere : in certi eventi non è possibile fare delle previsioni: si possono solo indicare le probabilità con cui un fenomeno può realizzarsi.
+ Oggi nel XXI° secolo non possiamo usare un meccanismo semplicistico per spiegare la scienza: INCERTEZA, CONFUSIONE, DISORDINE, DIVERSITA’, CAOS sono termini che caratterizzano la scienze dei nostri giorni.
+Nella lingua ebraica non esiste la parola caso; per parlare di caso usano la parola “AZARD” ovvero azzardo: per gli Ebrei Dio non tira mai i dadi, non gioca mai a dadi con l’universo. Heistein un giorno dichiarò che Dio giocava a dadi con l’universo conoscendo però il risultato.
+ Diventa difficile risolvere un fenomeno caratterizzato dalla confusione, il disordine, il caos. Lo steso CASO probabilmente non è un CASO: all’interno di strutture caotiche esistono regole ben precise: ne consegue che quello che appare un caso probabilmente non è affatto un caso, ma un qualcosa di ben ordinato posto all’interno di una delle regole che quel sistema possiede.
+ PRIGOGINE ha dimostrato che alcune perturbazioni che apparentemente scatenavano delle turbolenze, in realtà davano origine a situazioni stabili: CIO’ CHE VENIVA CONSIDERATO un DISORDINE IN REALTA’ CONDUCEVA AD UN ORDINE.
+ L’OLOGRAMMA è una struttura fondamentale per comprendere i sistemi complessi; nell’ologramma ogni particella contiene l’informazione completa di tutto il sistema, ma ne viene sfruttata solo un pezzettino; nell’ologramma la parte è nel tutto, ma anche il tutto è nella parte; tutto questo conduce ad una cosa molto strana, che sembra assurda: IN UN SITEMA COMPLESSO UNA PORTA NON DEVE ESSERE NECESSARIAMENTE CHIUSA O APERTA, MA UN INTERRUTTORE PUO’ ESSERE COMPLETAMENTE APERTO o COMPLETAMENTE CHIUSO NELLO STESSO MOMENTO.
+ Una regola legata ai sistemi complessi così recita: il RAPPORTO CONOSCENZA-IGNORANZA RIMARA’ SEMPRE UGUALE: più aumentano le conoscenze, più aumentano anche le cose non chiare, non comprensibili, che meritano ulteriori studi e approfondimenti.