MATURANA e VARELA e NASCITA AUTOPOIESI
+ Il termine autopoiesi è stato coniato nel 1980 da Humberto Maturana nato a Santiago del Cile come il suo grande allievo Francisco Varela.
+ Il termine AUTOPOIESI è composto da due parole: “AUTO” che significa se stesso e “POIESI” dal greco poieo che significa fare, inventare, comporre, creare; per gli antichi greci il fare è strettamente collegato alla poesia, allo scrivere poesie e per tale motivo la parola poiesis è collegata ad Omero, il poeta per eccellenza. Tale termine compare per la prima volta in Erodoto col senso di creazione poetica. Per Aristotele il verbo greco “poieo” indica l’azione dell’artigiano che costruisce un oggetto quando è guidato da una idea. Il termine “poieo” indica letteralmente fare partendo dal nulla, fare una cosa che prima non c’era quindi.
. Il termine autopoiesi fu coniato da Humberto Maturana biologo cileno, ma anche filosofo: la filosofia ha contraddistinto tutta l’opera di Maturana. Maturana cercò di dare una definizione del sistema vivente scollegata dalle solite caratteristiche attribuite ai sistemi viventi, come la capacità di riproduzione, il metabolismo, la mobilità: la definizione data dal biologo cileno sui sistemi viventi doveva basarsi esclusivamente sul sistema in quanto tale. La prima distinzione che fece tra un sistema vivente ed un sistema non vivente era a livello di organizzazione.
. Il termine autopoiesi significa AUTOPRODUZIONE o produzione di se stessi; è stato scelto per sottolineare la differenza rispetto a termini simili come autoregolazione, autoorganizzazione o altri. Il termine autopoiesi fa riferimento alle relazioni, se prendiamo in esame il sistema uomo, che legano le componenti di un essere umano: tali relazioni consentono di produrre costantemente sia le componenti del corpo sia quei rapporti che legano fra di loro le varie componenti: componenti e relazioni riproducono costantemente componenti e relazioni.
. Semplificando e anche di molto si può dichiarare che un sistema è autopoietico quando le sue strutture materiali e gli scambi di energia interagiscono in modo che si PERPETUANO DA SOLE l’INSIEME di TALI STRUTTURE: il sistema autopoietico possiede una organizzazione particolare, caratterizzata da una CAPACITA’ di AUTOPRODUZIONE. Un sistema autopoietico possiede come tutti i sistemi una sua struttura fisica, una sua anatomia; in termini più vicini alla fisica possiamo dire che una macchina autopoietica è costituita da forme e da flusso di energia e di materia nello spazio e nel tempo: è costituito da una rete immateriale di relazioni, da una rete di causalità: semplificando diciamo che il SISTEMA SI PRODUCE DA SE STESSO:
. I libri che trattano di autopoiesi Humberto Maturana li ha scritti con l’allievo Francisco Varela e sono: Autopoiesi e cognizione , Macchine ed esseri viventi”, L’albero della conoscenza” ed altri. La definizione classica data dai due scienziati di autopoiesi è questa: un sistema autopoietico è una unità realizzata come un rete di processi di produzione di componenti che rigenerano continuamente con le loro trasformazioni e le loro interazioni la rete che le ha prodotte: tali reti, tali network costituiscono il sistema in quanto unità concreta nello spazio in cui esiste.