AUTOPOIESI e SOGGETTI RESPONDER e NON RESPONDER
+ L’organismo è un sistema autopoietico:
- internamente è capace di costruire i propri organuli,
- continuamente si struttura,
- non è mai in equilibrio: è un sistema dissipativo lontano dall’equilibrio(per struttura dissipativa o SISTEMA DISSIPATIVO si intende un sistema termodinamicamente aperto, che lavora in uno stato lontano dall’equilibrio termodinamico capace di scambiare con l’ambiente energia, materia e entropia),
- presenta una armonia di sistema: in quel momento fa sempre la cosa migliore possibile,
- tale sistema non è separabile dal contorno: dal contorno entrano ed escono continuamente informazioni che se
vengono lette, riconosciute, decifrate, tradotte poi scatenano una risposta. Se il virus non trova agganci non entra, non fa risposta e non c’è malattia: tale soggetto è invaso dal virus, ma l’infezione la malattia non si sviluppa: tale individuo viene definito: NON RESPONDER; se l’agente patogeno viene visto, letto, riconosciuto o per esempio costretto ad uscire dal proprio rifugio solo allora compare la malattie e il paziente diventa un RESPONDER.
+++ !!!!Una informazione, qualsiasi esse sia, un farmaco, un odore, del cibo, una carezza, può scatenare una risposta all’interno dell’organismo; l’informazione può essere anche incosciente, ma può modificare la struttura del sistema in cui penetra: tale modifica, tale biforcazione è proprietà della informazione, non è sentita dal sistema: il sistema la subisce: questo è l’effetto primario della informazione: il sistema subisce l’informazione in maniera totalmente passiva; dopo il sistema ha un qualcosa in più, non è come prima, è diverso da prima, la informazione ha creato dei cambiamenti.
. La NOMOLOGIA rappresenta l’insieme delle regole che un sistema possiede e quindi può tirare fuori, mettere in azione se occorre.
. La fisica dice che una informazione per potere agire non deve necessariamente essere una palla di cannone, ma basta che sia un’onda, perché il sistema essendo un campo è suscettibile all’onda; al momento in cui entra l’informazione, avremo una biforcazione del sistema: a tale modifica il sistema reagisce tramite una risposta che ha lo scopo di portare il sistema al suo equilibrio. La malattia è una strutturazione temporale e la posso vedere sotto forma di funzione di energia: è possibile misurare l’energia del sistema, fotografare la forma del sistema, guardare le funzioni del sistema, come avviene quando si interpreta un esame di laboratorio; comunque sia faccio sempre una foto ridotta del sistema perché tale immagine non è mai totale: tutte le indagini diagnostiche possibili e immaginabili messe insieme consentono di vedere solo una piccola parte del sistema: l’insieme degli osservabili è legato all’osservatore che può vedere solo una parte, essendo limitato.