IMMUNITA’ ADATTATIVA o SPECIFICA o SECONDARIA
+ A fianco della immunità innata, che è la prima difesa contro i microbi esiste la IMMUNITA’ ADATTATIVA: tale forma di immunità si sviluppa come risposta ad una infezione e poiché si adatta alla infezione stessa viene definita adattativa: è caratterizzata da risposte immunitarie in grado di aumentare la loro capacità difensiva in seguito a successive esposizioni ad un particolare antigene. Viene anche detta IMMUNITA’ SECONDARIA perché interviene dopo quella primaria, ma come sempre agiscono insieme le due immunità. Filogeneticamente l’immunità innata è il più antico sistema di difesa; in seguito si è sviluppata l’immunità adattativa, composta da linfociti e anticorpi, la quale è comparsa per la prima volta nei vertebrati dotati di apparato mandibolare ed è diventata sempre più specializzata nel corso della evoluzione.
. Le cellule coinvolte nelle risposte immunitarie adattative sono i LINFOCITI ANTIGENE SPECIFICI e le APC o antigen presenting cells.
+ Le sostanze estranee capaci di indurre una risposta immunitaria specifica o che sono il bersaglio di tali risposte sono chiamate ANTIGENI.
. L’inizio e lo sviluppo delle risposte immunitarie adattative richiedono che l’antigene sia catturato e presentato ai linfociti ai linfociti specifici; le cellule che svolgono questo ruolo sono chiamate cellule accessorie o cellule che presentano l’antigene o APC; le APC più specializzate in tale funzione di presentazione sono le cellule dendritiche, capaci di catturare antigeni microbici presenti nell’ambiente esterno; tali antigeni vengono poi portati agli organi linfoidi, presentati ai linfociti T naive e in tal modo ha inizio la risposta umorale e cellulare; l’attivazione dei linfociti in seguito al riconoscimento dell’antigene innesca numerosi meccanismi che portano alla eliminazione dell’antigene stesso. Spesso l’eliminazione dell’antigene richiede la partecipazione di cellule effettrici che intervengano nella azione di eliminazione dell’agente patogeno: si tratta di linfociti T attivati, i fagociti mononucleati e altri leucociti che fungono da cellule effettrici delle diverse risposte immunitarie.
. Tale immunità presenta una spiccata SPECIFICITA’ per molecole diverse.
. E’ capace di RICORDARE e di rispondere più vigorosamente a esposizioni ripetute ad uno stesso microbo: è dotata quindi di MEMORIA.
. Viene detta anche IMMUNITA’ SPECIFICA per la sua straordinaria capacità di distinguere anche tra microbi e molecole strettamente correlate. Gli agenti patogeni si sono evoluti per resistere ed eludere le risposte della immunità innata; ciò rende necessario l’intervento della immunità specifica, dotata di meccanismi antimicrobici più potenti e specializzati. L’immunità adattativa utilizza tre strategie principalmente:
- La secrezione di anticorpi che legano i microorganismi extracellulari e ne impediscono l’interazione con le cellule ospiti.; tali anticorpi poi promuovono anche la loro ingestione e uccisione da parte dei fagociti.
- Le cellule fagocitiche ingeriscono e uccidono i microbi con l’aiuto die linfociti T-helper, che sono in grado di aumentare il potenziale microbicida delle cellule fagocitarie.
- I linfociti T citotossici o CTL uccidono le cellule infettate da microorganismi che non sono accessibili alla azione degli anticorpi.
+ Una caratteristica della risposta adattativa è quella di produrre un numero enorme di linfociti in seguito alla stimolazione da parte di un antigene: vengono selezionati i cloni linfocitari più appropriati contro i singoli agenti patogeni.
+ Esistono due diversi tipi di risposta immunitaria adattativa, denominati immunità umorale e immunità cellulare; entrambe hanno il compito di eliminare tipi diversi di microbi.
. L’IMMUNITA’ UMORALE è caratterizzata dalla attivazione dei linfociti B e quindi dalla eliminazione dei microorganismi cellulari. E’ mediata da molecole presenti nel sangue e nelle secrezioni mucosali, chiamate anticorpi, prodotti dai linfociti B; gli anticorpi riconoscono gli antigeni microbici e neutralizzano la loro infettività. L’immunità umorale è il principale meccanismo di difesa contro i microbi extracellulari e le loro tossine: gli anticorpo secreti possono legarsi sia ai microbi che alle tossine agevolando la loro eliminazione; gli anticorpi possono inoltre attivare meccanismi effettori di vario tipo, come la fagocitosi o il rilascio di mediatori della flogosi da parte di alcuni leucociti, in particolare i mastociti. Ogni plasmacellula produce anticorpi dotati di una unica specificità antigenica, simile a quella degli anticorpi presenti sulla superficie della cellula che ha inizialmente ha riconosciuto l’antigene, ovvero i BCR. I polisaccaridi e gli antigeni lipidici stimolano principalmente la produzione di IgM; gli anticorpi proteici, grazie all’azione dei linfociti T-helper stimolano la produzione di anticorpi di diverse classi: IgM, IgG, IgA, IgE; la produzione di diverse classi anticorpali dotate di funzioni diverse, ma con la stessa specificità antigenica, prende il nome di SCAMBIO di CLASSE.
. I linfociti T-helper stimolano anche la produzione di anticorpi dotati di una migliore affinità per l’antigene: tale processo, chiamato MATURAZIONE dell’AFFINITA’, migliora la qualità della risposta umorale. Gli anticorpi neutralizzano i microbi e bloccano la infezione prima che abbia luogo.
. Le IgG rivestono i microorganismi e li rendono facile bersaglio per la fagocitosi in quanto le cellule fagocitiche esprimono recettori per le code delle IgG.
. Le IgG e le IgM attivano la via classica del complemento, che a sua volta produce componenti in grado di promuovere la fagocitosi e la eliminazione del microbo.
. Le IgA secrete dagli epiteli delle mucose neutralizzano i microbi presenti nel lume del tratto respiratorio e gastrointestinale.
.Le IgG sono trasportati in maniera attiva attraverso la placenta e proteggono il nascituro fino a quando il suo sistema immunitario raggiunge una certa maturità, fino a poco prima dell’anno di vita.
+ La maggior parte degli anticorpi ha una emivita di 3 settimane; alcune plasmacellule migrano al midollo osseo e sopravvivono per anni continuando a produrre bassi livelli di anticorpi: tali anticorpi forniscono una protezione immediata nei confronti di una successiva infezione da parte dello stesso agente patogeno. Una protezione ancora più efficace è fornita dalle CELLULE della MEMORIA attivate dal microorganismo: tali memory cells possono sopravvivere per anni dopo l’infezione e sono più efficaci dei linfociti naives.
. L’IMMUNITA’ CELLULARE, detta anche immunità cellulo-mediata è mediata dai linfociti T. I microbi intracellulari, come virus e batteri, sopravvivono e proliferano all’interno dei fagociti e di altri tipi cellulari e in tal modo diventano inaccessibili agli anticorpi circostanti; l’immunità cellulare elimina i serbatoi di infezione attraverso la distruzione degli agenti patogeni residenti nei fagociti o nelle cellule infettate.