La medicina omeopatica divide le malattie in due grandi categorie: malattie acute e malattie croniche. Hahnemann ha scritti parecchio: dopo l’Organon che spiega che cosa è l’arte omeopatica ha scritto due libri voluminosi: nel primo, intitolato la materia Medica Omeopatica parla dei rimedi omeopatici che servono a curare le malattie acute e li chiama farmaci apsorici: il termine apsorico indica che non possono curare le malattie croniche o malattie psoriche: in tutto 64. A distanza di parecchi anni ha pubblicato i quattro volumi del Trattato delle Malattie Croniche in cui parla di 48 rimedi farmaci che definisce antipsorici perché consentono di curare la malattia cronica che lui chiama psora. Con i farmaci diciamo apsorici o indicati nelle malattie acute ottiene fama, successo, soldi; tuttavia fa una semplice riflessione: le malattie da lui curate guarivano i pazienti erano soddisfatti, ma quasi sempre dopo un certo periodo di tempo la malattia si ripresentava: a volta la recidiva era ancora più grave della malattia originale, nonostante le cure ben fatte e stili di vita corretti; decide per circa 15 anni di stare zitto, non scrivere più nulla e soprattutto va a controllare tutte le cartelle cliniche dei suoi pazienti: si accorge che tutte le malattie iniziavano allo stesso modo con un disturbo cutaneo che chiama eczema poi seguito da altri sintomi: scrive con estrema precisione un elenco di 60 sintomi che rappresentano l’inizio della malattia croniche; poi sperimenta, fornisce i rimedi giusti per tali malattie croniche.
La medicina omeopatica divide le malattie in due grandi categorie: malattie acute e malattie croniche. Hahnemann ha scritti parecchio: dopo l’Organon che spiega che cosa è l’arte omeopatica ha scritto due libri voluminosi: nel primo, intitolato la materia Medica Omeopatica parla dei rimedi omeopatici che servono a curare le malattie acute e li chiama farmaci apsorici: il termine apsorico indica che non possono curare le malattie croniche o malattie psoriche o psora: in tutto 64. A distanza di parecchi anni ha pubblicato i quattro volumi del Trattato delle Malattie Croniche in cui parla di 48 rimedi o farmaci: li definisce antipsorici perché consentono di curare la malattia cronica che lui chiama psora. Con i farmaci apsorici o non psorici ovvero non indicati nelle malattie acute Hahnemann ottenne fama, successo, soldi; poi col passare degli anni si accorse di un semplice fatto: le malattie da lui curate guarivano, i pazienti erano soddisfatti, ma quasi sempre dopo un certo periodo di tempo la malattia si ripresentava: a volta la recidiva era ancora più grave della malattia originale, nonostante le cure ben fatte e stili di vita corretti; decise allora per circa 15 anni di stare zitto, non scrivere più nulla; in particolare si mise a controllare tutte le cartelle cliniche dei suoi pazienti, pare quasi 5 mila: si accorse che tutte le malattie iniziavano allo stesso modo, ovvero con un disturbo della pelle, un eczema, poi seguito da altri sintomi: scrisse con estrema precisione un elenco di 60 sintomi che rappresentavano secondo le sue ricerche l’inizio della malattia croniche. Solo dopo iniziò a sperimentare i 48 rimedi per tali malattie croniche: li chiamo rimedi psorici perché servivano a curare la malattia cronica che lui chiamò psora.
Hahnemann ci regala un insegnamento importante: ci dice che le malattie acute sono molto meno importanti e meno gravi di quelle croniche; sono molto più facili da curare, necessitano di minor tempo di cura per la guarigione, richiedono un solo farmaco detto appunto apsorico; a volte sarebbe anche meglio non curarle: in certi casi di malattie acute la soluzione migliore è non intervenire con trattamenti medici e lasciare che il nostro organismo ci porti alla soluzione del problema, aiutandolo solo con uno stile di vita giusto.
Molto più numerose e difficili da trattare sono le malattie croniche; in pratica al giorno d’oggi quasi tutti i o pazienti mostrano una malattia cronica; un quadro acuto nel vero senso della parola è sempre più raro e in genere si tratta di un quadro acuto associato ad una malattia cronica: si parla di evento acuto su cronico: deve essere trattato per primo, ma non potrà mai essere eliminato se non si cura anche la malattia cronica sottostante.
Mi piace fare l’esempio dei geiser e dell’iceberg per spiegare questo concetto. La malattia acuta possiamo paragonarla a un geyser un piccolo vulcano che erutta: si tratta di acqua calda che scota , ma non brucia come il fuoco, fa male, fa tanta confusione, può creare forti disagi e paure, ma dura poco nel tempo e non lascia grossi conseguenze: è questa la malattia acuta.La malattia cronica la possiamo paragonare ad un iceberg. L’iceberg è freddo, silenzioso, non si vede perché si trova sotto l’acqua, non fa paura, non ti crea allarmi: tuttavia quando si mette in moto scatena danno enormi, anche se lentamente e un poco alla volta: è subdolo, non brucia, non crea panico, si manifesta con sintomi lievi, che spesso il trascura, quasi si abitua a convivere con questi sintomi: quando poi si manifesta il danno che crea è sempre importante e lascia grosse cicatrici: è questa la malattia cronica o psorica: si tratta di una malattia multifattoriale ovvero scatenata da tanti fattori, da tante cause che si intersecano fra di loro, si riattivano, si assopiscono secondo logiche complesse, non complicate: ovvero sono tanti gli eventi negativi alla base di una malattia cronica ed una alla volta vanno analizzati: la complessità risiede nel fatto che tali cause di malattia sono veramente tante; la cura , specialmente in campo omeopatico, deve cercare di sgretolare un poco alla volta tale massa di ghiaccio: è quindi una cura che richiede tempo e pazienza e soprattutto l’uso numerosi farmaci.
Hahnemann ci regala un insegnamento importante: ci dice che le malattie acute sono molto meno importanti e meno gravi di quelle croniche; sono molto più facili da curare, necessitano di minor tempo di cura per la guarigione e di un solo farmaco. Molto più numerose e difficili da trattare sono le malattie croniche; in pratica al giorno d’oggi quasi tutti i o pazienti mostrano una malattia cronica; un quadro acuto nel vero senso della parola è sempre più raro e in genere si tratta di un quadro acuto associato ad una malattia cronica: si parla di vento acuto su cronico: deve essere trattato per primo, ma non potrà mai essere eliminato se non si cura anche la malattia cronica sottostante.
Mi piace fare l’esempio dei geiser e dell’iceberg per spiegare questo concetto. La malattia acuta possiamo paragonarla a un geyser un piccolo vulcano che erutta: si tratta di acqua calda che scota , ma non brucia come il fuoco, fa male, fa tanta confusione, può creare forti disagi e paure, ma dura poco nel tempo e non lascia grossi conseguenze: è questa la malattia acuta.


La malattia cronica la possiamo paragonare ad un iceberg. L’iceberg è freddo, silenzioso, non si vede perché si trova sotto l’acqua, non fa paura, non ti crea allarmi: tuttavia quando si mette in moto scatena danno enormi, anche se lentamente e un poco alla volta: è subdolo, non brucia, non crea panico: è questa la malattia cronica: la cura deve cercare di sgretolare un poco alla volta tale massa di ghiaccio e quindi richiede tempo e pazienza e soprattutto numerosi farmaci.