. Una intuizione di Hahnemann, a mio avviso la più grande, è quella legata alla esteriorizzazione della lesione: quando è presente una lesione cutanea la malattia ha già invaso tutto l’organismo: ne consegue che una lesione esterna all’organismo di qualsiasi tipo è conseguenza di una malattia interna.
. Possiamo anche dire che prima l’organismo si infetta dentro e poi solo dopo manifesta da qualche parte del corpo una lesione.
. La parola infettare deriva dai tintori del Medioevo che impregnavano le stoffe di colore, ovvero le infettavano di colore. La parola infettare sottolinea bene il fatto che tutto l’organismo viene sicuramente informato se qualcosa di anomalo, una informazione strana, un nemico sta invadendo l’organismo: i sistemi di allerta sicuramente si mettono subito in funzione e informano tutte le strutture di difesa, anche quelle apparentemente più inutili o più lontane dal nemico.
. Prima anche di manifestare un disturbo anche banale come la nausea, un raffreddore, un dolore lieve tutto l’organismo è stato colpito. Non è possibile al giorno d’oggi pensare che una malattia faccia il suo nido in una parte ben precisa del corpo senza che tutto l’organismo sia informato di questo: quando un qualcosa si manifesta tutte le cellule, ogni struttura certamente viene informata di tale modifica.
. Sicuramente molti agenti patogeni cercano di nascondersi e contemporaneamente si difendono dall’attacco delle forze di difesa dell’organismo.
. Un disturbo o una malattia trovano una sede dove manifestarsi solo dopo un certo periodo di tempo; durante tale fase che a me piace chiamare di incubazione la malattia si diffonde in tutto l’organismo, si accresce, mette in moto i sistemi di difesa; tale fase iniziale o interna è a volte asintomatica, altre volte ricca di sintomi aspecifici e vaghi; tale fase di diffusione interna scatena varie modifiche in tutto il sistema, attiva, mette in moto programmi di difesa più o meno valide, a seconda della gravità della malattie.
. La malattia dopo una interna manifesta sempre una fase esterna o secondaria: la cosiddetta esteriorizzazione della lesione comporta la comparsa di una lesione, ma anche di un sintomo. Tale sintomo esterno non può essere considerato un qualcosa di poco importante perché superficiale; costituisce la testimonianza precisa che qualcosa di complicato e anche di duraturo è successo all’interno del nostro organismo.