L’antidoto è un rimedio omeopatico somministrato dal medico che ha sbagliato terapia: lo scopo di tale antidoto è quello di eliminare gli effetti dannosi del rimedio sbagliato, che certamente qualche danno alla salute ha provocato.
. Un rimedio, dato al paziente, si può rivelare dannoso e quindi va antidotato per due motivi:
- Non è stato scelto secondo il criterio di similitudine.
- Tale rimedio è troppo dinamizzato o potentizzato: è responsabile quindi di sintomi forti, dannosi per la salute del paziente.
. Un rimedio omeopatico non può essere antidotato con del carbone o con la lavanda gastrica, perché è molto diluito; tale farmaco chiamato antidoto deve eliminare i sintomi dannosi scatenati dal rimedio sbagliato: questo comporta che i due rimedi, quello sbagliato e quello dato come antidoto sono simili: possiamo anche dire che sono omeopatici fra di loro.
. Camphora è l’antidoto più usato in generale. . . . Ogni rimedio possiede 3\4 antidoti, in base alla sintomatologia che per errore può scatenare.