L’antidoto  è un rimedio omeopatico somministrato  dal medico  che  ha sbagliato terapia: lo scopo  di tale antidoto  è quello di  eliminare gli effetti dannosi del rimedio  sbagliato, che certamente qualche danno alla salute ha provocato.

. Un rimedio, dato  al   paziente,  si può rivelare dannoso e quindi va antidotato per due motivi:

  1. Non è stato scelto secondo il criterio di similitudine.
  2. Tale rimedio è troppo dinamizzato o potentizzato:  è  responsabile quindi di sintomi forti, dannosi per la salute del  paziente.

. Un rimedio omeopatico  non può essere antidotato con del carbone o con la lavanda gastrica,  perché è molto diluito; tale farmaco chiamato antidoto deve eliminare i sintomi dannosi scatenati dal rimedio sbagliato:  questo comporta che i due rimedi, quello sbagliato e quello dato come antidoto sono simili: possiamo  anche dire che sono omeopatici   fra di loro.

. Camphora  è l’antidoto più usato  in generale.   . . . Ogni rimedio possiede  3\4  antidoti, in base alla sintomatologia che per errore può scatenare.