MALATTIA AUTOIMMUNE
+ La malattia autoimmune si sviluppa per l’emergenza di cloni linfocitari autoreattivi, dovuti a rottura della tolleranza immunitaria verso uno o più antigeni; in pratica si realizza una incapacità del sistema immunitario di spegnere i processi diretti contro l’organismo al termine di una fisiologica risposta infiammatoria. I cloni T linfocitari autoreattivi emergenti non vengono più frenati dai meccanismi di tolleranza immunitaria; tali cloni stimolano la popolazione B linfocitaria a proliferare e quindi a sintetizzare autoanticorpi diretti contro autoantigeni.
+ Gli autoanticorpi non sono strutturalmente diversi dagli anticorpi naturali o dagli anticorpi indotti da antigeni esogeni: mostrano reattività verso gli autoantigeni.
+ Sono detti autoanticorpi sistemici gli autoanticorpi diretti contro antigeni presenti su tutte le cellule umane.
+ Sono chiamati autoanticorpi organo specifici gli anticorpi diretti contro antigeni specifici del singolo organo coinvolto. Esistono specifici subset B-cellulari, i B-CD5+ deputati alla sintesi degli autoanticorpi; sono una sottopopolazione B linfocitaria le cui dimensione sono geneticamente regolate e si riscontrano fortemente aumentati di numero nelle malattie autoimmuni; i B-CD5+ sono diversi funzionalmente dai B linfociti responsabili della sintesi degli anticorpi contro antigeni esogeni; sono così chiamati per la presenza sulla loro membrana del marcatore CD5. Nell’adulto i linfociti B-CD5 rappresentano il 5\10% della popolazione B linfocitaria totale; i linfociti B-CD5 normali producono spontaneamente autoanticorpi di tipo IGM, ma in condizioni patologiche sintetizzano gli autoanticorpi IGG lesivi.