HLA e MCH e TRAPIANTI
. Il sistema di istocompatibilità è stato così chiamato perché consente di valutare la differenza tra un individuo ed un altro individuo. Ogni individuo è diverso da tutti gli altri individui esistenti al mondo; tuttavia fra i vari individui ci sono delle compatibilità tissutali, che mai arriveranno al 100%: non può esistere un individui uguale ad un latro, a meno che i due soggetti non siano gemelli omozigoti.
. Il complesso maggiore di istocompatibilità o MCH, può essere definito come il giudice di tutta l’attività immunitaria perché è in grado di discriminare il sé dal non sé; è un sistema di lettura, ovvero permette all’antigene che si lega all’HLA di essere riconosciuto dal linfocita.
. Una grande spinta allo studio della immunologia è venuta da Christian Barnard che realizzo il primo trapianto di cuore il 3 dicembre 1963. L’MCH è stato studiato all’inizio per i trapianti d’organo in Africa a Joannesburg dal cardiochirurgo Barnard: è una carta d’identità che impedisce, che impedisce un trapianto d’organo. Una buona compatibilità per i trapianti è intorno al 40%; ne deriva che in pratica sempre occorre fare una terapia immunosoppressiva dopo un trapianto d’organo; ovviamente tale terapia non si fa nei trapianti da gemelli omozigoti perché presentano un identico sistema di istocompatibilità.
. Il rigetto di un trapianto è dovuto alla incompatibilità istologica tra donatore e ricevente. Esiste in ogni individuo un codice completamente specifico per quell’individuo: tale codice denominato MCH è il colpevole del rigetto in seguito a trapianto.
. L’MHC assume un nome diverso in ogni specie animale e nell’uomo viene definito: HLA.
. L’HLA mostra un notevole polimorfismo, inteso come variabilità genetica: l’individualità tissutale deriva da tale variabilità genetica; solo i gemelli omozigoti mostrano un identico sistema di istocompatibilità.
. L’HLA è costituito da glicoproteine espresse sulla superficie cellulare che conferiscono un’identità immunologica. È chiamato così perché storicamente è stato associato ai rigetti di trapianto. L’HLA ha il compito di segnalare ai linfociti T la presenza all’interno della cellula di antigeni alterati o estranei. Le proteine HLA sono eterodimeri espressi sulla membrana di cellule nucleate. I geni del locus HLA sono altamente polimorfici. L’azione combinata di polimofismo e poligenia determina un’espressione eterogenea di molecole MHC su una stessa cellula
. L’espressione degli alleli HLA è codominante!
. L’azione combinata di polimofismo e poligenia determina un’espressione eterogenea di molecole MHC su una stessa cellula ! I geni MHC sono strettamente associati ed in genere ereditati in blocco !
.La combinazione degli alleli HLA su ogni cromosoma è definita APLOTIPO.