MIMETISMO   e   SOMIGLIANZE   STRUTTURALI tra    FILAGGRINA e STREPTOCOCCHI

. Gli   agenti infettivi possono contenere  brevi sequenze di aminoacidi altamente immunogene, ossia in grado di  stimolare   una risposta immunitaria specifica; tale risposta   può essere indirizzata  anche nei confronti di alcuni costituenti simili, presenti  nell’ospite; tale omologia di sequenza  prende il nome di mimetismo molecolare.

+ La somiglianza tra molecole  infettive  estranee  e quelle  dell’organismo ospite permette  di comprendere  forse il fattore più importante alla base dello sviluppo delle  malattie: il mimetismo  molecolare.   La somiglianza strutturale  tra  un agente infettivo e i costituenti  dell’ospite  è oggetto di studio di una branca della ricerca medica, oggi molto produttiva, che si chiama: MIMETISMO  MOLECOLARE: tale termine  indica la possibilità  che una reazione  linfocitaria, generata da uno stimolo specifico, coinvolga anche le proprie strutture  omologhe; gli agenti infettivi possono contenere brevi sequenze  di aminoacidi altamente  immunogene, ossia in grado di stimolare la risposta  immunitaria specifica, la quale può essere  indirizzata anche nei confronti  di alcuni costituenti simili, presenti nell’ospite; tale omologia di sequenza è denominata  mimetismo molecolare.  E’ quanto avviene nella dermatite atopica, nella quale la risposta verso gli antigeni di Streptococco agisce anche sulla   cheratina della cute, inducendo la nota   lesione eczematosa. Dove c’è una risposta è  molto  facile che tale risposta non sia sempre selettiva  nei   confronti di un antigene: in natura  è impossibile che un qualsiasi  antigene estraneo non abbia in comune qualcosa con  l’organismo umano; ne consegue  che una  reazione linfocitaria  scatenata da uno stimolo specifico  può coinvolgere anche strutture omologhe dell’organismo.  

. E’ evento  frequente  che la risposta immunitaria   non sia selettiva o specifica  nei confronti di un solo antigene: possiamo anche dire che un antigene di un agente patogeno estraneo  molto facilmente presenta  qualcosa in comune con strutture  dell’organismo umano che   sta cercando di invadere; la somiglianza  tra molecole infettive di agenti  estranei all’uomo  e quelle interne dell’organismo  ospite che è l’uomo  sta alla base  della causa  più importante di insorgenza di malattie: il mimetismo molecolare  (MIM MOL)

. Il  MIM MOL  presenta  molti punti in comune con l’arte omeopatica. Nel MIM MOL  troviamo somiglianze tra strutture diverse; anche nell’omeopatia  è presente una  somiglianza tra  cose diverse, ovvero tra i sintomi del  paziente,  i sintomi dei vari rimedi   omeopatici sperimentato sul paziente  sano  e i sintomi della tossicologia.  In omeopatia  classica  o unicista il criterio di similitudine rappresenta l’elemento dominante:  fa  omeopatia il medico che  segue tale principio; poi che usi rimedi diluiti o dinamizzati o ponderali questo  non importa; anche usando rimedi ponderali, cioè a forti dosi si può fare una buona omeopatia; lo stesso Hahnemann   all’inizio della sua carriera faceva omeopatia con  dosi ponderali di farmaci.

. Nella   dermatite da Streptococco  la risposta verso gli antigeni di Streptococco agisce anche sulla cheratina  della cute: la conseguenza di tale risposta  è la  formazione di  una lesione eczematosa della cute  che prende il nome di   dermatite atopica.  A volte   una risposta  verso l’EBV può scatenare una risposta verso la sinovia e quindi scatenare una artrite reumatoide: tale malattia  si manifesta  quando le molecole di tale Epstein Bar  virus sono simile ad un tipo di HLA che si chiama DR4: occorre che un paziente possieda  tale HLA  DR4 il quale  è molto espresso a livello delle sinovie, ovvero delle articolazioni; tale DR4 possiamo definirlo una condizione necessaria, ma non sufficiente per determinare  una  artrite  reumatoide; necessaria perché se il  paziente non  presenta  all’interno del suo HLA un DR4, un   tale  elemento di suscettibilità  non può poi col tempo sviluppare una artrite reumatoide;  sufficiente  perché per arrivare allo sviluppo di tale artrite occorre che  vengano realizzati altri eventi, in particolare degli inneschi   infettivi.

+  La  filaggrina,  costituisce  una specie di  cemento che unisce le cellule della cute; talora  viene abbattuta per MIM MOL  e tale distruzione comporta per diffusione degli epitopi il coinvolgimento di altre strutture, come i desmosomi e le conseguenze sono varie: eczemi, psoriasi,  penfigo vulgaris. La diffusione  degli epitopi è quel fenomeno per cui la prima risposta  linfocitaria verso epitopi della VZV o virus varicella zoster  poi scatena risposte sempre più ampie attraverso il   MIM MOL. La filaggrina   mostra un MIM MOL verso epitopi di varicella zoster e anche verso epitopi di Streptococco. La varicella stessa poi può scatenare forma transitorie di miastenia, perché ha un tropismo, come l’HSV, l’herpes simplex virus, verso strutture nervose, in particolare verso il recettore della ACH.

+ La sclerosi multipla presenta un danno assonale che impedisce la trasmissione attraverso la guaina mielinica; in essa c’è perdita di  neuroni e atrofia cerebrale; tale sclerosi  è sempre stata vista come un  danno autoimmune  dovuto alla formazione di risposte linfocitarie verso la mielina, specie della proteina basica della mielina: non è l’unico determinante antigenico, ma ce ne  sono parecchi.

+ Nel morbo di Bechet completo  compaiono  afte ricorrenti, ulcere genitali, uveiti ricorrenti, lesioni cutanee;  e c’è predisposizione HLA B51 e fra gli inneschi infettivi troviamo: Streptococcus sanguinis, Saccaromices  cerevisiae, HP,  EBV, Micoplasma, Borrellia, Parvovirus.

+ Il Parvovirus  colpisce quasi tutte le articolazioni  e  dà rigidità articolare: i disturbi permangono dove si sono manifestati, non hanno carattere migrante, specie a livello di mani, piedi e spalle; domina la rigidità più che il dolore.  Il Parvovirus  scatena numerose malattie   attraverso un MIM MOL:  LES, AR,  s. da antifosfolipidi e altri. Tipico del Parvovirus, ma anche dell’EBV e CMC è il fenomeno della diffusione degli epitopi, per cui un epitopo tende  poi a coinvolgere altri epitopi; ne consegue in corso di V° malattia può comparire displasia  midollare, aplasia midollare a tempo determinato, una  s. da antifosfolipidi e anticorpi  anticitrullina.