ACIDOSI  RESPIRATORIA

L’acidosi respiratoria  è scatenata da una aumento primitivo della pressione parziale di CO2 o PCO2, associata non sempre  ad un aumento del bicarbonato o HCO3-  per azione compensatoria soprattutto  del rene  e PH  basso, ma spesso normale.

! La causa  è legata ad patologie del sistema nervoso centrale, disturbi polmonari o malattie  iatrogene: si un diminuzione della frequenza respiratoria o del volume respiratorio: l’acidosi respiratoria compare tutte le volte in cui si ha una  rapida caduta della ventilazione, in pratica ha   questa  unica patogenesi: la diminuita rimozione di CO2  dai  polmoni scatena un accumulo di CO2  nel  sangue; la caduta della ventilazione provoca un immediato aumento della PCO2 a causa della continua produzione metabolica di CO2; se l’ipercapnia  dura  più  a  lungo l’escrezione renale acida aumenta e si stimola il  riassorbimento di bicarbonato; nel giro di alcuni giorni il bicarbonato plasmatico aumenta  e il grado di acidemia diventa minimo.

. Utile l’emogasanalisi e il dosaggio degli elettroliti chimici, ma è la sintomatologia del paziente, la clinica cioè che permette di fare diagnosi. . Talora occorre  somministrare ossigeno in bombola al paziente  o ricorrere alla ventilazione meccanica, ma  è in genere sconsigliato l’uso del bicarbonato.

. Le cause di una rapida caduta della ventilazione sono:

  1. Arresto cardiopolmonare.
  2.  Disturbi neuromuscolari.
  3. Depressione dei centri respiratori da parte di malattie cerebrali o farmaci. 
  4. Enfisema cronico e bronchite cronica, polmonite, edema polmonare, fibrosi  cronica.

.  Occorre fare attenzione  a questo:  l’ipossia stimola un aumento della ventilazione, ma poichè la CO2 è molto più diffusibile dell’ossigeno, l’escrezione di CO2 è aumentata nonostante sia ostacolato lo scambio dei gas. Si può verificare una ipercapnia  solo nei casi di dispnea di dispnea grave  o di malattia cachetizzante. 

. L’acidosi   respiratoria può essere acuta o cronica. L’acidosi respiratoria  cronica è asintomatica, mentre la acidosi respiratoria  acuta, o in fase di peggioramento scatena cefalea, confusione, sonnolenza, associata a  tremori, spasmi mioclonici e flapping termor; tale distinzione in acuta  o cronica è basata sul compenso metabolico:  la CO2 inizialmente è tamponata  con scarsa efficacia, ma nel giro di  3\4 giorni i reni aumentano e anche in modo significativo l’assorbimento di HCO3-.

!  L’acidosi respiratoria determina :

  1. aumento PA CO2: aumenta la pressione parziale di CO2  disciolta    nel sangue e si riduce il PH arterioso; segue un   secondario aumento  bicarbonati  con compenso renale: quando non riusciamo a  respirare aumenta PCO2 che fa diminuire il PH ed il rene  si mette in moto per aumentare la  sintesi della secrezione  di H+:   viene perso  H+, ed  anche l’  H2PO4. L’acidosi respiratoria è di solito compensata  da una alcalosi renale ipofosfatemica:  gli H+ rimangono normali, ma vengono persi   fosfati  ed ammonio.

. I sintomi  di acidosi respiratoria  acuta sono: ipotensione, cefalea, tremori, alterazioni del visus.

. I  sintomi di  acidosi respiratoria cronica sono: dispnea, agitazione, stato soporoso, coma, segni della pneumopatia di base.

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AMM CAR e  K. CAR:  in presenza di acidosi respiratoria l’alcalosi renale  ipopotassiemica  e ipoammoniemica  evidenzia   i sintomi di AMM CAB  e K. CAR. Tutto il problema nasce dal fatto  che il  polmone  più di tanto non può fare perché si tratta di una acidosi respiratoria  cronica.  AMM CAR è  rimedio più simile in  paziente con acidosi  respiratoria  cronica  ipoammoniemica.: la sintomatologia più che dalla  ipossiemia  è spiegata dalla  ipoammoniemia: la BPCO cronica  è condizione  complessa  in cui c’è risposta parasimpatica con aumento secrezione  polmonare, aumenta la costrizione polmonare a causa del catarro: si tratta di una serie di compensi con ogni tanto episodi adrenergici che possono  condurre all’edema polmonare  acuto  dove tutto stravasa.