ACIDOSI RESPIRATORIA
L’acidosi respiratoria è scatenata da una aumento primitivo della pressione parziale di CO2 o PCO2, associata non sempre ad un aumento del bicarbonato o HCO3- per azione compensatoria soprattutto del rene e PH basso, ma spesso normale.
! La causa è legata ad patologie del sistema nervoso centrale, disturbi polmonari o malattie iatrogene: si un diminuzione della frequenza respiratoria o del volume respiratorio: l’acidosi respiratoria compare tutte le volte in cui si ha una rapida caduta della ventilazione, in pratica ha questa unica patogenesi: la diminuita rimozione di CO2 dai polmoni scatena un accumulo di CO2 nel sangue; la caduta della ventilazione provoca un immediato aumento della PCO2 a causa della continua produzione metabolica di CO2; se l’ipercapnia dura più a lungo l’escrezione renale acida aumenta e si stimola il riassorbimento di bicarbonato; nel giro di alcuni giorni il bicarbonato plasmatico aumenta e il grado di acidemia diventa minimo.
. Utile l’emogasanalisi e il dosaggio degli elettroliti chimici, ma è la sintomatologia del paziente, la clinica cioè che permette di fare diagnosi. . Talora occorre somministrare ossigeno in bombola al paziente o ricorrere alla ventilazione meccanica, ma è in genere sconsigliato l’uso del bicarbonato.
. Le cause di una rapida caduta della ventilazione sono:
- Arresto cardiopolmonare.
- Disturbi neuromuscolari.
- Depressione dei centri respiratori da parte di malattie cerebrali o farmaci.
- Enfisema cronico e bronchite cronica, polmonite, edema polmonare, fibrosi cronica.
. Occorre fare attenzione a questo: l’ipossia stimola un aumento della ventilazione, ma poichè la CO2 è molto più diffusibile dell’ossigeno, l’escrezione di CO2 è aumentata nonostante sia ostacolato lo scambio dei gas. Si può verificare una ipercapnia solo nei casi di dispnea di dispnea grave o di malattia cachetizzante.
. L’acidosi respiratoria può essere acuta o cronica. L’acidosi respiratoria cronica è asintomatica, mentre la acidosi respiratoria acuta, o in fase di peggioramento scatena cefalea, confusione, sonnolenza, associata a tremori, spasmi mioclonici e flapping termor; tale distinzione in acuta o cronica è basata sul compenso metabolico: la CO2 inizialmente è tamponata con scarsa efficacia, ma nel giro di 3\4 giorni i reni aumentano e anche in modo significativo l’assorbimento di HCO3-.
! L’acidosi respiratoria determina :
- aumento PA CO2: aumenta la pressione parziale di CO2 disciolta nel sangue e si riduce il PH arterioso; segue un secondario aumento bicarbonati con compenso renale: quando non riusciamo a respirare aumenta PCO2 che fa diminuire il PH ed il rene si mette in moto per aumentare la sintesi della secrezione di H+: viene perso H+, ed anche l’ H2PO4. L’acidosi respiratoria è di solito compensata da una alcalosi renale ipofosfatemica: gli H+ rimangono normali, ma vengono persi fosfati ed ammonio.
. I sintomi di acidosi respiratoria acuta sono: ipotensione, cefalea, tremori, alterazioni del visus.
. I sintomi di acidosi respiratoria cronica sono: dispnea, agitazione, stato soporoso, coma, segni della pneumopatia di base.

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AMM CAR e K. CAR: in presenza di acidosi respiratoria l’alcalosi renale ipopotassiemica e ipoammoniemica evidenzia i sintomi di AMM CAB e K. CAR. Tutto il problema nasce dal fatto che il polmone più di tanto non può fare perché si tratta di una acidosi respiratoria cronica. AMM CAR è rimedio più simile in paziente con acidosi respiratoria cronica ipoammoniemica.: la sintomatologia più che dalla ipossiemia è spiegata dalla ipoammoniemia: la BPCO cronica è condizione complessa in cui c’è risposta parasimpatica con aumento secrezione polmonare, aumenta la costrizione polmonare a causa del catarro: si tratta di una serie di compensi con ogni tanto episodi adrenergici che possono condurre all’edema polmonare acuto dove tutto stravasa.