ACIDOSI METABOLICA

L’acidosi  metabolica  è caratterizzata  da una riduzione di  bicarbonati (HCO3-) seguiti  da una riduzione della PCO2 ovvero  la pressione parziale di CO2 a scopo compensatorio e da un PH o molto basso o solo lievemente basso

. Le cause di acidosi metabolica sono:

  1. CHETOACIDOSI , specie la chetoacidosi diabetica, alcoolica  o legata al digiuno;  sia nella denutrizione che nella chetosi alcoolica  l’insufficiente assunzione di carboidrati  porta alla diminuzione dei livelli di insulina e all’aumento dei  livelli di glucagone: tali modificazioni ormonale favoriscono la glicolisi e la chetogenesi. Nella chetoacidosi diabetica gli acidi  acetoacetico e gamma-butirrico vengono prodotti più rapidamente di quanto non possano essere metabolizzati. Chetoacidosi gravi si verificano in associazione ad alcoolismo acuto e cronico. In corso di chetoacidosi il corpo passa dal metabolismo del glucosio al metabolismo degli acidi grassi liberi che vengono convertiti in chetoacidi ovvero  acido acetoacetico e beta idrossibutirrico.
  2. ACIDOSI  LATTICA  secondaria  a insufficienza  circolatoria  o  respiratoria, legata  a  farmaci, tossine, difetti enzimatici; in condizioni basali fegato e reni  eliminano il lattato prodotto da tessuti come eritrociti, cute, intestino e muscoli;  se la disponibilità di ossigeno è scarsa ogni tessuto  inizia a produrre lattato. L’acidosi lattica è la causa più frequente di acidosi metabolica nei pazienti ospedalizzati: il lattato si accumula perché prodotto in gran quantità e perché  viene
  3. INSUFFICENZA   RENALE   da   acidosi tubulare renale, ipoaldosteronismo, abuso di diuretici risparmiatori del potassio,
  4.  PERDITA di  ALCALI  secondaria a diarrea, uso di inibitori della anidrasi carbonica, come l’acetalozamide, la  produzione  di  acido cloridrico.

Queste  patologie  conducono ad un accumulo primario di acidi o a perdita primaria di alcalini: ciò  comporta un aumento del pool  degli H+:   aumentano  gli  H+ nel plasma,  l’HCO3 viene consumato  e  il PH così diminuisce; il pool extracellulare del  bicarbonato  è ridotto a causa  della reazione con gli ioni idrogeno e per la perdita di alcali legata alla perdita di bicarbonato con le urine e con le feci.

. Quindi  tra  cause di acidosi  metabolica  ritroviamo l’aumentata  produzione metabolica di acidi,  la insufficiente secrezione renale di acidi, la   produzione di chetoacidi,  l’assorbimento di acidi dal tratto gastrointestinale, la diarrea prolungata,  la  perdita di bicarbonati nel sangue  e  l’insufficienza renale.

.   La SINTOMATOGIA   nei casi gravi  comprende nausea, vomito, letargia e iperpnea; il segno tipico della acidosi metabolica è  la   IPERPNEA: il paziente fa respiri lunghi  e profondi; la iperpnea è conseguenza di un incremento compensatorio della ventilazione alveolare, ma non si accompagna a  sensazione di dispnea.

. La diagnosi si basa sulla clinica e sul laboratorio: emogasanalisi e   elettroliti.

. I meccanismi di compenso sono  multipli. Se reni e polmoni non sono danneggiati il compenso di entrambi  è efficace: il rene  compensa nell’arco di giorni, interviene soprattutto nella fase cronica; il polmone interviene  immediatamente.  La diminuzione  del PH stimola la respirazione e la PCO2 viene abbassata proporzionalmente.

. L’acidosi metabolica scatena  effetti nel rene. Quando la funzione renale è normale l’escrezione di sostanze acide aumenta prontamente in risposta all’acidosi metabolica. Va ben ricordato che la concentrazione di idrogenioni liberi anche ad un PH minimo di 4,5 rimane quantitativamente trascurabile, ovvero intorno ai n0,05 mmm\l , millimoli per litro. Tale abbassamento del PH è utile per sfruttare i tamponi urinari, ovvero fosfati ed ammonio che consentono di eliminare idrogenioni legati alle loro basi in quantità utili. La maggior parte dell’aumento iniziale di  acidi quando  il  PH urinario scende al di sotto di 5,2 è legato ad un aumento dell’acidità titolabile del fosfato urinario. Nel giro di alcuni giorni  la produzione di ammoniaca da  parte  del rene aumenta e diviene il meccanismo più importante per  l’escrezione dell’eccesso di protoni. L’escrezione di sostanze acide può aumentare di 5\0 volte oltre il normale raggiungendo un massimo di alcune centinaia di micromoli al giorno.

. C’è  errore  nel  metabolismo degli zuccheri che poi conduce  alla  chetoacidosi: c’è  un  qualcosa per cui insulina e glucosio   non  funzionano; oppure a livello  cellulare non si può sviluppare il ciclo di Krebs di base, perché manca il combustibile  di base, che o non arriva o viene bloccato e non riesce ad entrare e si parla di acidosi  lattica: l’ACIDOSI LATTICA   è  tipica  dei quadri di sepsi:  in corso infezione   e l’organismo non è in grado di far arrivare l’ossigeno  dentro le cellule  a causa di un blocco capillare periferico: l’ossigeno non riuscendo ad entrare dentro obbliga  la cellula a lavorare con un sistema   accessorio: compare lattacidemia con aumentata  quantità di H+  da acidosi lattica. Ci sono situazioni, come  la DIARREA, FISTOLE   ENTERICHE ,   in cui vengono  persi  i carbonati;  c’è una insufficienza renale  da acidificazione  nei   tubuli  dei  reni. La fistola  enterica contiene quantità enormi di  bicarbonati poiché  deve bloccare la secrezione acida gastrica: tali bicarbonati vengono persi  e   così aumenta il pool enterico degli acidi.