PSORA  la COSA PIU’  IMPORTANTE

Un consiglio personale  rivolgo a tutti coloro che  si rivolgono ad un omeopata: quando  ascoltate qualcuno  parlare di omeopatia giudicatelo con questo METRO di GIUDIZIO :  più volte  nomina la parola psora, più è nel giusto, più merita la vostra attenzione.

. Considero la psora la via maestra, il faro, il  “navigatore satellitare”, che conduce il medico alla giusta diagnosi.

+La psora  come malattia unica è stata una invenzione di Hahnemann: l’omeopatia che  intendo diffondere  in questo sito  è una omeopatia psorica;  poi a volte aggiungo  che tale omeopatia è anche hahnemanniana, in onore dell’inventore dell’arte omeopatica, il dott Samuel Hahnemann; a volte aggiungo  che è una omeopatia unicista  perché si basa sull’uso di un unico rimedio, al massimo di 2\3 rimedi alla luce della complessità odierne di certe patologie: importante è non usare troppo rimedi.

E’ dentro la psora che uno può trovare di tutto, è dentro la psora la soluzione di tutti i dubbi: ripeto la psora è la malattia  cronica quindi sempre più difficile da curare  man mano che progredisce lungo il suo binario unico. La   psora   chiarisce tutto, trova una spiegazione a tutto, trasforma una semplice intuizione in una certezza , permette ragionamenti logici, ovvero concreti, risolve tanti dubbi: è un FARO che  ti permette di  almeno di vedere da lontano il porto , una luce che chiarisce tanti aspetti della malattia: è un sostegno importante per il medico:  è un modello ripetibile.

. Non a tutti   piace tale parola perché è stata male interpretata, ha creato tanta confusione  è  stata fonte di molti malintesi: questo certamente è vero; tuttavia  oggi i dubbi sono stati  ben chiarito grazie all’opera di alcuni  studiosi, specie quelli della  scuola  italiana di omeopatia classica. Per  esempio nella  Sacra Bibbia in un libro del vecchio Testamento, il Levitico si parla di psarat che in ebraico significa eczema:  si parla lesione  biancastra su base arrossata: chiaramente è una psoriasi, ma  fu male interpretata: fu tradotta col termine lebbra:  tutti i più noti biblisti traducono  il termine psarat  in  lebbra: la lebbra  era assente a quei tempi nel popolo ebraico.  Addirittura  nel Medioevo si   segnala la presenza  di  numerosi lebbrosari in Europa; nel 1700 alcuni storici  parlano  di 200\300 lebbrosari diffusi in tutta Europa, ma  aggiungono che sicuramente erano molti,  molti di più : e ripeto  nemmeno in   Europa c’era la lebbra. Poi  nel 1800  la psora fu confusa con la scabbia  e ancora tanta confusione si diffuse in tutti gli ambienti medici  (poi spiegherò meglio tale confusione di termini: psarat, psora, scabbia).

. Ritornando al modello di  malattia psorica  aggiungo questo: il  foglietto con i 60 sintomi della malattia psorica e gli oltre 200 sintomi della malattia psorica secondaria devono stare sul tavolo del medico: sono proprio quelli i sintomi importanti  da registrare  nella cartella, da  analizzare, da approfondire  quando si decide il  rimedio  giusto  da   somministrare al paziente.

+++     La PSORA  è una  malattia  CRONICA, 

PERSISTENTE,

EVOLUTIVA ,

SU BASE INFETTIVA,

MULTIFORME.

. La psora è come  la LINEA  della METROPOLITANA :  il percorso è sempre quello non può cambiare:   la  MALATTIA AVANZA LUNGO TALE   TRACCIATO: occorre frenare l’avanzata della malattia,  se  possibile tornare indietro lungo sempre tale linea. Rimanendo  nella metafora della metropolitana dopo la fermata numero 9 c’è la fermata numero 10 : c’è un ordine ben preciso dei sintomi: se uno è arrivato alla fermata 10 ha fatto anche tutte le  altre 9 fermate e questo è ovvio: se uno è arrivato al sintomo 60 della psora primaria ha avuto, ha sviluppato anche gli altri sintomi che venivano prima  del  sintomo  60: li ha sofferti tutti, ma proprio tutti quei 59 sintomi descritti nel foglio che dò spesso a  miei pazienti;   magari non li ricorda bene o non ci ha dato importanza o li  ha  bloccati con  farmaci anti tosse,  anti diarrea, antidermatite, anti tutto  che per un poco di tempo  hanno  fatto stare meglio il  paziente: per esempio spesso il paziente risolve  da solo o con varie  pratiche una tosse, una gastrite, una febbricola, un dolore:  però  suda  di più , si sente più stanco, più bloccato nei movimenti,  ha poca voglia di fare le cose, la pancia dice funziona non bene e si risveglia spesso la notte;  riprende a fare  le solite fatiche quotidiane,   beve tanti caffè e qualche birra, va al  ristorante : poi  la febbre come temperatura va bene perché  è bassa e  la  gastrite o il mal di gola non ci sono più;  pensa che tutto sia   passato: è convinto  di trovarsi  sulla  via giusta,  quella che porta    alla guarigione: tuttavia  sono aggravati la stanchezza, l’insonnia, l’ansia, la confusione mentale, il naso che cola  e la stipsi: il paziente  continua  a  sopportarli, si comporta come se fosse  del tutto sano: non dà troppa importanza a quei sintomi, li considera non meritevoli  di  cure: li sopporta e basta;  a  volte magari fa qualche sforzo di troppo e vede che non si aggravano: anzi proprio i giorni di lavoro  migliorano e poi  nel fine settimana a casa  peggiorano; a volte addirittura scompaiono; tuttavia sempre   un interrogatorio attento del medico  mostra che  i due sintomi  principe della psora, da cui derivano tutti gli altri sono presenti:  stanchezza e rigidità: sono queste  le colonne portanti della malattia cronica.

La psora come il sole illumina tutto , scalda ma poi brucia.

 .  Alla base di  tale malattia cronica   ritroviamo  sintomi intestinali come alito cattivo, lingua bianca, nausea, rifiuto di bere  quel latte che un tempo  era  fondamentale per iniziare bene la giornata e arrivare  alle due del pomeriggio senza la minima crisi di fame; nel paziente psorico troviamo addome  gonfio, scarso appetito o fame insaziabile, prurito anale, emorroidi,  naso  tappato, chiuso, secco, forti sudorazioni, urine scure, vene gonfie, ghiandole dilatate,  dermatiti, tosse ,  scricchiolii alle articolazioni che sono avvertite come sempre più rigide: tutto poi si aggrava con un colpo di freddo. Tipo della psora è  la  poca voglia di fare le cose, lo scarso desiderio   di  affrontare  avventure  nuove, la paura di affrontare lavori diversi dal solito,  il calo di tutti i  desideri, compresi quelli sessuali,  la   poca voglia di leggere  il giornale come un tempo,  di uscire di casa o di fare vacanze in  luoghi  diversi dal solito; il paziente  psorico  non va più a prendere i biglietti per la partita di calcio: preferisce guardarla dalla TV;  non  vede l’ora di finire  un lavoro  appena  iniziato,  ha la  sensazione che il tempo non passi mai,   che un lavoro un tempo ritenuto  semplice ora sia pieno di tantissime incognite  e difficoltà; ha paura di tutte  le  novità,  rimprovera quelli che gli sono vicini, non sopporta il minimo contrattempo,  si agita quando sente notizie al telegiornale e  ritiene tutto una ingiustizia;  ha grosse  difficoltà a prendere  sonno oppure  lamenta risvegli ripetuti e sogni ansiosi e stancanti:  diventa un nottambulo e non riesce ad andare a letto prima di mezzanotte. Sono  tutti segni potremmo di invecchiamento;  a mio avviso  è meglio  parlare  di allontanamento dalla gioventù: un soggetto non è più giovane non solo quando è vecchio nel senso anagrafico, ma quando affronta tutto con forte stanchezza  e tante paure.