IMMUNOGLOBULINE  IgM  IgA  IgG  IgA   IgD

+ Le immunoglobuline o Ig,  sono dette  anche anticorpi: sono delle  glicoproteine presenti nel sangue  e nei fluidi dei tessuti; le Ig vengono prodotte dai linfociti B nel loro stadio di differenziazione finale ovvero dalle plasmacellule: vengo prodotte quando il   sistema  immunitario di un individuo  entra in contatto con antigeni, ovvero c on sostanze estranee  o non self: le Ig prodotte in conseguenza di tale stimolo  sono specifiche per quell’antigene, si legano a tale sostanza estranea facilitando  così la  sua eliminazione.

°°°  Ad una estremità,  sulla cima delle due braccia l’anticorpo lega gli antigeni;  nella estremità opposta quella  del  corpo o gambo la Ig svolge altre funzioni:  in particolare si lega con i macrofagi deputati alla eliminazione delle sostanze estranee  e  attiva il sistema del complemento.

+ . L’anticorpo si lega con un epitopo lineare oppure  conformazionale detto anche discontinuo.

+ L’AFFINITA’  indica la forza del singolo legame fra anticorpo e antigene.

+ L’AVIDITA’  indica la somma totale della forza di legame fra anticorpo e antigene.

+ Un adulto sano di 70 chili produce ogni giorno 2 o 3 grammi di anticorpi di cui il 60\70%  sono IgA  presenti a livello delle mucose.

..Gli anticorpi che entrano in circolo hanno una emivita  breve.

§  Gli anticorpi sono definiti in base ai sottotipi.

!!! Le IgM   costituiscono il 10% delle immunoglobuline  circolanti  e  non. 

. Sono le prime immunoglobuline che si formano durante l’ontogenesi dei linfociti B.

. Sono le prime immunoglobuline prodotte dal nascituro; elevati livelli   di  IgM alla nascita sono indice di una infezione  intrauterina.

. Sono anche le prime immunoglobuline a essere secrete, ad entrare  in azione  in corso di una risposta immunitaria  primaria:  elevati livelli di IgM indicano  una recente esposizione ad un antigene.

. E’  sufficiente   una sola   molecola di IgM legata all’antigene  per attivare la cascata del complemento.    

. Le  IgM sono gli anticorpi meno specifici  e fanno parte  delle  prime risposte immunitarie  nei confronti   di uno stimolo infettivo:  rappresentano una risposta grossolana nei confronti dell’antigene  che genera uno stimolo;  sono pentameri, sono  cinque anticorpi legati fra di loro in modo tale da agguantare il  più possibile gli antigeni, secondo una  loro aspecificità;    sono espressione di  una minore affinità per l’antigene  e determinano una risposta grossolana,   tipica  della malattia  acuta. Le IgM  sono molto efficienti come  prima linea  di difesa nei confronti delle infezioni batteriche; sono poco efficienti  nel neutralizzare tossine  e  virus.

. Le IgM a volte rimangono positive per anni: si tratta di una   situazione di infezione subacuta che va  affrontata  quando  comporta un impegno  costoso, importante per l’organismo.    

. In seguito alla risposta IgM  si  viene a determinare una risposta  del tipo IgA.

. Le  IgM  sono in grado di provocare     l’agglutinazione dei batteri; riescono ad  attivare il complemento  mediante la via classica; non sono in grado di attraversare la placenta a causa delle loro grandi dimensioni.

!!! Le IgA sono le immunoglobuline più secrete dalle plasmacellule nell’organismo, ma poi si trovano in concentrazione inferiore alle  IgG; le IgA  circolanti   sono dei monomeri  e rappresentano la seconda classe di immunoglobuline circolanti, circa il 15%; hanno una struttura monomerica di circa 160 Kd, ma la loro  funzione non è del tutto chiara.   Si trovano quindi  in forma MONOMERICA  nel siero, in circolo   e  in forma DIMERICA nelle secrezioni.  Svolgono una azione agglutinante efficace, ma non sono in grado di attivare il complemento.

. Sono presenti   soprattutto a livello delle  secrezioni, come saliva, lacrime, latte, muco, in qualità di dimeri tenuti  insieme   dalla catena j (gei), con un peso di 400 Kd.

. Sono prodotte dalle plasmacellule presenti nel MALT (tessuto linfatico associato alle mucose), insieme alla catena J (gei): sono presenti  nelle  secrezioni e  a livello delle mucose  come  dimeri  stabilizzati da tale catena j;  le IgA non sono prodotte dalle mucose, come molti    erroneamente credono.   La risposta IgA  si ritiene specifica per le mucose, ma tale affermazione non è vera: le IgA, essendo dimeri,   sono più affini per  l’antigene rispetto alle IgM, ovvero sono più specializzati rispetto alle  IgM, ma devono agire in coppia  per avere una  azione più efficace:  in generale non sono particolarmente affini  per   l’antigene. Durante il  trasporto dal MALT , il tessuto  linfoide associato alle mucose alla superficie mucosale, acquisiscono una catena proteica denominata  componente  secretoria.  Rappresentano le immunoglobuline di prima linea del sistema immunitario: si ritrovano   nel canale gastroenterico , nelle  alte e basse vie respiratorie, nell’apparato genitale, saliva, lacrime e nel latte. Le IgA  sono necessarie  nella difesa  delle infezioni  a livello delle mucose respiratorie  e   intestinali; mostrano una potente  azione antivirale in quanto prevengono il legame del virus alle cellule epiteliali, tramite il meccanismo  della neutralizzazione: impediscono l’aderenza dei microrganismi all’epitelio e ostacolano  la proliferazione  degli agenti patogeni.

. Le IgA dimeriche  per passare attraverso   le cellule epiteliali  si legano ad una glicoproteina detta componente  secretoria prodotta ed espressa  sulla membrana di tali cellule e che funge da recettore: si parla di recettori poli-Ig.

!!! Le   IgD    sono riscontrabili nel siero solo in tracce, meno dell’1%; mostrano una struttura monomerica di circa 150 Kd simile a quella delle IgG, non fissano il complemento  e non attraversano la placenta.

. Le IgD si trovano  quasi esclusivamente  sulla superficie dei linfociti B  maturi vergini o naive, dove costituiscono insieme alle IgM il recettore per l’antigene.  Le IgD   sono anticorpi di membrana sulle cellule  B, sono dei BCR sostanzialmente, ovvero  dei  recettori della cellula  B: funzionano da recettori dei linfociti: le IgD  servono  ad interagire con l’antigene e a dare  il segnale iniziale per la produzione iniziale  delle altre classi di anticorpi ;  le  IgD e  le IgM   sono dei BCR. Le IgD le IgG e le  IgE   progressivamente aumentano l’affinità di legame per l’antigene. Le IgD, ovvero i recettori della cellula B aumentano in gravidanza perché devono proteggere il bambino  dalla aggressione materna. Pur avendo una concentrazione molto bassa  dello 0,2 % sono quelle maggiormente espresse dai linfociti B  prima delle duplicazioni clonali, quando cioè il linfocita B diventa maturo.

…. Forse svolgono un ruolo fondamentale nel differenziamento  dei  linfociti  attivati dall’antigene.

!!! Le IgG si trovano principalmente nel siero ed hanno una emivita di circa  3 settimane. Le  IgG  costituiscono  il 70\75% delle  immunoglobuline totale e  hanno una distribuzione vascolare e non vascolare.  Sono monomeri di 150 Kd.

. Le IgG  sono anticorpi ancora più affini per  l’antigene rispetto alle IgA; tale maggiore affinità per l’antigene  raggiunge la sua massima espressione con la formazione delle IgE.  Le IgG sono deputate a mantenere  una risposta selettiva. Sono le immunoglobuline più importanti a livello sierico; hanno ruolo fondamentale nella difesa contro batteri e virus. Possono attivare il complemento mediante la via classica.

. Le IgG rappresentano l’unica  classe di immunoglobuline in grado di attraversare   la placenta e di conferire immunità passiva al feto  e al neonato.

. Le IgG  attivano il complemento  attraverso la via classica, eccetto le IgG4.

.  Neutralizzano efficacemente sia i virus che  le tossine batteriche.

. Svolgono una azione di  mediazione  nei confronti della  reazione di citotossicità   cellulare anticorpo dipendente o ADCC attuata da cellule NK e  macrofagi.

. Vi sono quattro sottoclassi di IgG: le IgG1, IgG2, IgG3  e  IgG4: in esse differisce  la modalità di legame  nel dominio variabile  VH, a livello dei  ripiegamenti della  struttura terziaria della proteina. 

!!! Le IgE sono presenti nel siero in bassissima concentrazione, circa 0,0003mg\ml; la maggioranza delle IgE si trova legata sulla superficie dei basofili e delle mast-cellule  tramite il recettore  per il frammento Fc.   

. Le  IgE aumentano e di molto durante le infezioni da parassiti: svolgono ruolo importante nella difesa contro parassiti e vermi. 

. Gli eosinofili  uccidono le cellule bersaglio opsonizzate dalle IgE.

. Le  IgE  sono prodotte in risposta ad una  affinità per l’antigene che cerca di discriminare il self dal non self, in maniera molto più selettiva rispetto alle IgG: la capacità di discriminare tra il self  e il non self diviene sempre più selettiva,  man mano che  si avanza con la produzione di anticorpi: le IgE  discriminano fra il sé e il non sé già nel momento in cui  vengono prodotte;  con la formazione di IgE  la maggiore affinità per l’antigene raggiunge la sua massima espressione:  tale grande affinità per l’antigene   presente nelle IgE consente  all’individuo di discriminare il self dal non self in  maniera molto più selettiva rispetto alle   IgG;  non sempre nelle malattie croniche immunomediate compaiono le IgE, tuttavia sempre la risposta nelle malattie  autoimmuni è indirizzata verso i TH2.  Le IgE  vengono prodotte  nel tentativo di impedire  che il sistema immunitario risponda, per mimetismo molecolare agli altri o a  se stesso.  Pur trovandosi  in piccolissime quantità nel siero  plasmatico sono presenti superficie di basofili   e mastociti: quando si legano  all’antigene stimolano la degranulazione  dei basofili stessi : ne consegue la  liberazione di istamina  e le classiche manifestazioni allergiche.