AUTOPOIESI e STRUTTURE DISSIPATIVE e ILYA PRIGOGINE
!!! Ilya Pricogine alla fine del 1960 conia il termine: STRUTTURE DISSIPATIVE e grazie ai lavori su tali strutture ricevette il premio Nobel per la chimica nel 1977. Nel 1979 Ilya Pricogine pubblica insieme a Isabelle Stenger il libro: La nuova alleanza: il punto di partenza delle loro argomentazioni sono le strutture dissipative. Poi nel 1982 insieme a Nicolis pubblica il libro: Le strutture dissipative, col sottotitolo auto-organizzazione dei sistemi termodinamici in non equilibrio.
… Il merito di Prigogine fu quello di portare l’attenzione degli scienziati verso il legame tra ordine e dissipazione dell’energia, discostando lo sguardo dalle situazioni statiche e di equilibrio generalmente studiate fino ad allora; Prigogine ha contribuito molto alla nascita di quella che oggi viene chiamata epistemologia della complessità. In natura i sistemi isolati sono solo un’astrazione o casi particolari, mentre la regola è quella di SISTEMI APERTI che scambiano energia con i sistemi limitrofi e grazie a questo sono in costante evoluzione.
! PRICOGINE si avvicina come chimico ai problemi della complessità e incertezza posti dalla fisica a metà del XX° secolo; si interessa di termodinamica dei sistemi complessi lontano dall’equilibrio, in particolare delle strutture dissipative o SISTEMI DISSIPATIVI: Pricogine definisce una struttura dissipativa come un sistema termodinamicamente aperto che lavora in uno stato lontano dall’equilibrio e capace di scambiare con l’ambiente energia e materia. Per Pricogine i sistemi dissipativi sono caratterizzati dalla formazione spontanea di anisotropia, ovvero di strutture ordinate e complesse, a volte caotiche; tali sistemi quando vengono attraversati da flussi crescenti di energia e materia, possono anche evolvere: tale evoluzione avviene attraverso vari passaggi e alcuni di questi passaggi sono caratterizzati da fasi di instabilità: ne conseguono due eventi: un aumento dell’ordine, ovvero della complessità della strutture e una diminuzione della entropia: si parla in tal caso di neghentropia. Questo solo apparentemente va contro le leggi della termodinamica secondo le quali il disordine o meglio l’entropia aumentano sempre.
! Una STRUTTURA DISSIPATIVA è un sistema fisico aperto che scambia con il resto del mondo energia e materia e che per tale motivo rimane molto lontano dall’equilibrio termodinamico; la cosa da sottolineare è che in questi sistemi si stabiliscono spontaneamente delle configurazioni ordinate nello spazio e nel tempo. Tali strutture dissipative a volte sono fenomeni pittoreschi; lo studio fatto da Prigogine dimostra che in certe condizioni è la stessa tendenza universale all’aumento della entropia che porta all’insorgere di strutture dissipative; la seconda legge della termodinamica prevede che l’entropia totale dell’universo aumenti sempre. Una struttura dissipativa è un fenomeno che attraverso la creazione locale di ordine permette alla entropia totale di aumentare più rapidamente; ne deriva che la seconda legge della Termodinamica permette la creazione di un ordine, in un certo senso favorisce la creazione di tale ordine: esige che tale ordine si possa realizzare.
… Per struttura dissipativa (o sistema dissipativo) si intende un sistema termodinamicamente aperto che lavora in uno stato lontano dall’equilibrio termodinamico scambiando con l’ambiente energia, materia e/o entropia. I sistemi dissipativi sono caratterizzati dalla formazione spontanea di anisotropia, ossia di strutture ordinate e complesse, a volte caotiche. In un sistema dissipativo lontano dall’equilibrio la variazione è sufficiente che sia puntiforme al contorno: quando la variazione puntiforme è avvenuta avremo una modifica del sistema, che si ristruttura; quando poi il sistema si accorge che tale variazione è avvenuta mette in atto una risposta, chiamata risposta secondaria, che è di proprietà del sistema ed è la migliore risposta possibile per quel sistema in quel momento: il sistema va a ricercare tra la nomologia esprimibile del sistema la migliore risposta possibile.
+ Il merito di Prigogine fu quello di evidenziare il LEGAME TRA ORDINE e DISSIPAZIONE dell’ENERGIA; in tal modo ha contribuito alla nascita di quella che oggi viene chiamata epistemologia della complessità. In natura i sistemi isolati sono solo una astrazione o casi particolari; la natura è rivolta verso i SISTEMI APERTI capaci di scambiare energia con i sistemi limitrofi e grazie a ciò sono in costante evoluzione; la caratteristica dei sistemi aperti è quella di assorbire e restituire poi energia sotto forma di calore.
. Prigogine sostiene una nuova logica scientifica: si contrappone alla idea classica che la natura segua sempre la via più semplice. Prigogine afferma che il funzionamento della macchina natura è dovuto alla COMPLESSITA’ dei PROCESSI a CARATTERE IRREVERSIBILE; le sue ipotesi partono dallo studio della entropia che fornisce una misura del disordine di un sistema fisico o più in generale dell’universo: in base alle leggi della termodinamica si può dire che un sistema quando passa da uno stato ordinato ad uno stato disordinato vede aumentare la sua entropia; tuttavia nella storia dell’universo c’è un evento eccezionale, immenso che smentisce, si oppone al principio che l’entropia sempre aumenta: tale evento è il sorgere della vita sulla terra e le varie forme di vita caratterizzate, come tanti altri processi irreversibili, dalla autoorganizzazione. L’AUTOORGANIZZAZIONE si pone contro il presunto equilibrio dell’ordine naturale e quindi contro l’idea antiscientifica della semplicità dei fenomeni; la complessità diventa assenza di un equilibrio energetico e disordine fisico; in tal modo si è così sviluppata la FISICA DEL NON EQUILIBRIO, caratterizzata dal ruolo principale del non equilibrio, dalla assenza di linearità degli eventi. Lontano dall’equilibrio si creano stati coerenti e strutture complesse che non possono esistere in un mondo fatto di reversibilità: in particolare la NATURA CREA SISTEMI DISSIPATIVI , quali gli ESSERI VIVENTI.
+ Pricogine ipotizza che la VITA e la sua EVOLUZIONE siano STRUTTURE DISSIPATIVE; se tale ipotesi è vera, la vita non è più un fenomeno occasionale e improbabile, ma una proprietà dell’universo, destinata a realizzarsi quando si cerano le condizioni giuste. Prigogine in base ai suoi studi sulle strutture dissipative ipotizza questo: è la stessa tendenza universale all’aumento della entropia che porta alla insorgenza delle strutture dissipative. Va tenuto sempre in mente che la seconda legge della Termodinamica prevede che l’entropia totale dell’universo aumenti sempre. Una STRUTTURA DISSIPATIVA, attraverso la creazione locale di un ordine permette alla entropia totale di aumentare più rapidamente. Prigogine ipotizza che la vita e la sua evoluzione siano strutture dissipative; se tale ipotesi è vera la VITA non è più un fenomeno occasionale e improbabile, ma una PROPRIETA’ dell’UNIVERSO, destinata quindi a realizzarsi quando si creano le condizioni.