MACCHINE AUTOPOIETICHE o MA
+ Le macchine autopoietiche hanno la CAPACITA’ di COSTRUIRE SE STESSE e MANTENERE RELAZIONI e PROCESSI DA SE STESSE, senza nessun intervento dall’esterno. Presentano strutture e componenti che vanno incontro l’uno all’altro, che si costruiscono a vicenda, creano una rete un network in cui le varie componenti interagiscono fra di loro e si trasformano.
+ Una delle caratteristiche dei sistemi autopoietici è la ORGANIZZAZIONE: il fine ultimo di una MA è il mantenimento della propria organizzazione interna; per organizzazione di un sistema si intende il sottoinsieme delle relazioni che intercorrono fra le componenti del sistema, che se modificate, porterebbero al cambiamento della classe cui l’osservatore farebbe appartenere il sistema stesso. Una MA è una macchina che MANTIENE la PROPRIA ORGANIZZAZIONE: non può essere modificata l’organizzazione all’interno della macchina: non si può interrompere l’organizzazione della MA. Un sistema autopoietico può essere interpretato come un sistema omeostatico avente l’organizzazione come invariante fondamentale da mantenere costante; nel linguaggio scientifico viene definita INVARIANTE una grandezza, ma anche un ente o una espressione matematica che presenta un legame tra varie grandezze: tale grandezza se è invariante non muta operando cambiamenti di variabili o trasformazioni. Un SISTEMA OMEOSTATICO mostra una tendenza naturale al raggiungimento o mantenimento di una relativa stabilità interna e delle proprietà che lo identificano: tale stato di equilibrio deve mantenersi nel tempo, anche al variare delle condizioni esterne, attraverso precisi meccanismi di autoregolazioni, noti col termine di feed back positivi e negativi. Non è possibile interrompere, fermare il cuore per 30 minuti; il cuore può fermarsi solo per un periodo limitato, fino a che tale interruzione consenta un mantenimento dell’equilibrio del sistema: oltre tale limite il sistema si disgrega e muore.
+ Una peculiarità dei sistemi autopoietici è la struttura. La STRUTTURA comprende tutte le relazioni che intercorrono tra le componenti di uno specifico sistema; la struttura si riferisce ai componenti attuali e alle loro relazioni spazio-temporali, che devono essere soddisfatte per potere essere in grado di partecipare alla costituzione del sistema. Le strutture stesse non sono prefornite, ma sono esse stesse il prodotto del sistema autopoietico: nella sua riproduzione il sistema produce e riproduce le sue stesse strutture di riproduzione: tale aspetto, ovvero l’AUTODETERMINAZIONE delle PROPRIE STRUTTURE prende il nome di AUTOORGANIZZAZIONE. Quindi per autopoiesi si intende la riproduzione degli elementi in quanto tali; il termine autoorganizzazione si riferisce alla determinazione di strutture.
+ Le macchine autopoietiche viventi sono AUTONOME, ovvero funzionano senza l’intervento di una struttura esterna.
+ Le MA sono INDIVIDUALI: non possono essere confuse una con l’altra; ogni MA ha caratteristiche ben precise. Il mantenimento della organizzazione consente alla MA di mantenere una propria identità e individualità.
+ Le MA sono ESCLUSIVE in base alla localizzazione autopoietica: un virus è diverso da un uomo.
+ Le MA non possiedono né un imput, né un out, perché tutto ciò che è imput ed out fa parte della macchina stessa; NON POSSIEDONO una ENTRATA o una USCITA; tuttavia vengono disturbate da interazioni provenienti dall’interno e dall’esterno di esse. Le operazioni svolte all’interno di un sistema autopoietico possono unicamente interagire fra di loro: come in una bolla, che è un sistema autopoietico, nella MA si creano interazioni, comunicazioni, riferimenti con altri elementi che si trovano dentro il sistema: mai si creano rapporti con qualcosa di esterno alla MA. Nonostante tutto questo i sistemi autopoietici sono anche strutturalmente aperti: possono essere stimolati, perturbati, irritati da stimoli o informazioni esterne: durante tale perturbazione tali stimoli provenienti dall’esterno subiscono delle trasformazioni, ma all’interno del sistema autopoietico, secondo la organizzazione di tale MA; uno stimolo esterno è di un certo tipo: una volta arrivato dentro la MA è qualcosa di diverso. Si parla anche di chiusura operativa e di apertura strutturale per descrivere in rapporti della MA con l’ambiente esterno; tali due concetti servono per chiarire le interazioni fra MA e ambiente esterno: tali rapporti interno-esterno vengono interpretati dalla macchina autopoietica secondo la propria organizzazione: il sistema deve assumere certi comportamenti per mantenere la propria identità.
+ La MA è TOTALMENTE AUTONOMA; tutto ciò che nutre la MA è considerata macchina. Un sistema autopoietico è autonomo ovvero capace di subordinare tutti i cambiamenti al mantenimento della propria organizzazione: non importa quanto tale MA possa essere trasformata da tali cambiamenti. Al contrario un sistema allopoietico non è autonomo in quanto i cambiamenti a cui è subordinato sono dettati esclusivamente dalla tipologia di prodotti che deve realizzare.