AMPLIFICAZIONE
FASE di ATTIVAZIONE della risposta immunitaria che segue la fase di riconoscimento
+ La fase di attivazione della risposta immune costituisce la sequenza di eventi che si verificano nei linfociti a seguito del riconoscimento antigenico specifico. I linfociti vanno incontro a modificazioni sostanziali in seguito alla risposta all’antigene, in particolare a due fenomeni come la proliferazione e il differenziamento.
. La FASE di ATTIVAZIONE è caratterizzata da una proliferazione di linfociti specifici che si differenziano: i linfociti B si differenziano in cellule che producono anticorpi, i linfociti T in cellule che attivano i fagociti ed in cellule T di risposta chiamate linfociti T-helper.
. L’evento della PROLIFERAZIONE consiste in una proliferazione di linfociti che provoca una amplificazione della risposta protettiva: i linfociti con maggiore affinità verso l’antigene hanno la probabilità più elevata di essere indotti in proliferazione; ne consegue che la risposta immunitaria col tempo tende a divenire sempre più affine.
. I linfociti si differenziano da cellule la cui funzione primaria è il riconoscimento, a cellule che hanno lo scopo di eliminare l’antigene: tale trasformazione prende il nome di DIFFERENZIAZIONE LINFOCITARIA. I linfociti B si differenziano in plasmacellule, ovvero cellule producenti anticorpi; gli anticorpi secreti vanno a legarsi all’antigene solubile extracellulare e possono scatenare vari meccanismi:
- opsonizzano l’antigene,
- neutralizzano l’antigene, ovvero impediscono la sua funzione a causa dell’ingombro sterico dell’anticorpo stesso,
- attivano cellule che innescano meccanismi di citotossicità aspecifica.
I linfociti T effettori acquisiscono la capacità di lisare direttamente le cellule che producono antigeni estranei, come le proteine virali; tutto ciò rende l’immunità cellulo – mediata efficace verso i parassiti intra-cellulari.
. I fenomeno collegati alla proliferazione e al differenziamento sono la cooperazione cellulare, l’amplificazione e la localizzazione.
. Per la tolleranza linfocitaria e per la attivazione linfocitaria occorrono non solo i linfociti T e B, ma anche linfociti T helper, T suppressor, T regolatori, cellule accessorie non linfocitarie come le APC: viene detta COOPERAZIONE CELLULARE l’intervento di segnali provenienti da altre cellule oltre i linfociti T e B.
. La AMPLIFICAZIONE e la LOCALIZZAZIONE LINFOCITARIA sono due aspetti della attivazione linfocitaria: tali eventi consentono alle poche cellule in grado di rispondere ad ogni singolo antigene di svolgere le numerose funzioni che consentono l’eliminazione dell’antigene. Il riconoscimento dell’antigene scatena una serie di meccanismi di AMPLIFICAZIONE che consentono una espansione rapida del numero di cellule specificatamente responsive all’antigene riconosciuto. Al fenomeno della amplificazione segue quello della LOCALIZZAZIONE: i linfociti circolando vengono immobilizzati là dove si trova l’antigene: la riposta immunitaria viene così localizzata nel sito di maggior presenza dell’antigene e nelle strutture linfatiche dipendenti.