SELEZIONE CLONALE TEORIA di BURNET
+ L’insieme dei linfociti T e B può rispondere ad una grande varietà di antigeni; il meccanismo che spiega come ciò possa avvenire è la cosiddetta TEORIA della SELEZIONE CLONALE: tale teoria afferma che ogni linfocita è programmato nel suo DNA per potere rispondere ad un determinato antigene; un linfocita quando entra in contatto con il proprio antigene inizia a moltiplicarsi e a differenziarsi; attraverso delle mitosi si formano moltissimi linfociti identici, che poi producono gli anticorpi specifici. Quando l’organismo entra in contatto con un antigene per la prima volta occorre un certo periodo di tempo prima che vengano prodotti gli anticorpi: tale periodo viene chiamato: PERIODO di LATENZA; se poi in seguito l’organismo incontra di nuovo il medesimo antigene, la risposta sarà molto più rapida; la teoria delle selezione clonale spiega anche il fenomeno della MEMORIA IMMUNOLOGICA: tra i molti linfociti T e B che vengono prodotti ce ne sono alcuni che vivono a lungo, anche decenni e che sono già pronti quando l’antigene si ripresenta, ovvero quando si verifica una RISPOSTA SECONDARIA: tali linfociti sono chiamati CELLUILE della MEMORIA.
+ La SELEZIONE CLONALE è un processo che permette al sistema immunitario di rispondere in maniera specifica ad una infezione e di acquisire la cosiddetta memoria immunologica.
+ Prima della esposizione ad uno specifico antigene, l’organismo non è in grado di effettuare una rapida risposta; dopo che l’infezione è stata sconfitta, l’organismo acquista la capacità di rispondere repentinamente nel caso di una RECIDIVA, ovvero dei una nuova infezione del medesimo agente patogeno.
+ L’insieme dei linfociti comprende cellule B, cellule T, varie immunoglobuline, i TCR. Ogni linfocita B produce una singola immunoglobulina per un solo antigene. Ogni singolo linfocita T produce un solo tipo di recettore delle cellule T. Prima della esposizione ad un antigene, i linfociti immaturi sono morfologicamente indistinguibili; in seguito alla esposizione all’antigene, la cellula B con l’anticorpo capace di legare quello specifico antigene viene stimolata a dividersi e diventa linfocita B maturo: si attiva la risposta immunitaria primaria, durante la quale una espansione di una specifica popolazione di cellule B determina un gran numero di linfociti B specifici per quell’antigene: si ha la SELEZIONE di un CLONE della cellule che ha fornito la risposta originale. Analogamente per la linea T succede questo: in seguito alla esposizione dell’antigene la cellula T che possiede il recettore, il TCR per riconoscere tale antigene, viene individuato e stimolato a dividersi e così si trasforma un linfocita T maturo; in seguito alla prima esposizione all’antigene si attiva la RISPOSTA IMMUNITARIA PRIMARIA, durante la quale avviene la espansione di una specifica popolazione di cellule T: ciò determina un gran numero di linfociti T specifici per quell’antigene, ovvero si ha la selezione di un clone della cellula che ha fornito la risposta originaria. Quindi in seguito alla risposta immunitaria primaria l’organismo mantiene cellule B e T chiamate CELLULE di MEMORIA, che rappresentano una forma intermedia tra linfociti immaturi e maturi; non hanno le caratteristiche di una cellula matura, ma nel caso di una risposta immunitaria secondaria possono rapidamente diventare cellule mature; si parla di RISPOSTA IMMUNITARIA SECONDARIA quando l’organismo reagisce e risponde velocemente ad un antigene a cui già precedentemente aveva risposto; quando un linfocita incontra un antigene specifico per il suo anticorpo, nel caso della cellula B o per il suo recettore, nel caso della cellula T, la AMPLIFICAZIONE CLONALE segna l’inizio della risposta immunitaria.
. Nell’organismo umano sono presenti milioni di linfociti B e T che presentano, come recettori di membrana, anticorpi, come IgD e IgM oppure recettori come il TCR, diretti ognuno nei confronti di uno specifico epitopo. Tale teoria delle selezione clonale spiega la capacità dell’organismo di rispondere a milioni di diversi antigeni o epitopi sconosciuti in precedenza, cioè mai venuti in contatto prima col sistema immunitario dell’individuo.

. Nella selezione clonale possiamo individuare quattro tappe; nella prima tappa i cloni linfocitari maturano negli organi linfoidi primari, in assenza di antigeni; nella seconda tappa i cloni di linfociti maturi specifici per i diversi antigeni entrano nei tessuti linfoidi periferici; nella tappa terza i cloni antigene specifici vengono attivati, selezionati dagli antigeni e nell’ultima o quarta tappa si verificano risposte immunitarie antigene – specifiche.